Lettere. Parole.
Incomprensibili Segni
in tempesta
Porte chiuse
senza
un ordine preciso
senza
una meta
Ah, il caldo dell'Estate
e della Vita
rimbomba
su di un corpo
immerso
in quelle sudice parole
Vento d'Altro
tutto spazza
e tutto ricompone
in un moto
senza fine
La gomma per
cancellare
non cancella più
da tempo
La matita per
cancellare (scrivere è un po' cancellare!)
ormai scrive e cancella
sui tratti della conoscenza
Squillano le trombe,
o forse è soltanto
il mio cellulare
che mi vuole riportare
all'inizio della Vita
Oh, inutile, struggente
matita già finita,
già consunta
dai tentativi delle nuove
idee
di penetrare la
coscienza,
coscienza in viaggio,
coscienza distrutta
e distruttrice
della più autentica
esperienza dell'essenza
I fenomeni si perdono
nella scarna
ricchezza delle cose,
nei libri
dolenti
della mia disattenzione
per i loro
incomprensibili discorsi
Felicità. Disperazione. Cambiamento
Immenso, violento Tormento
Calma apparente
delle cose
ferme
Silenzio!
Riapriamo
il quaderno degli appunti
e mettiamoci
a studiare