Dormano gli spettri nelle acque turchine
in attesa d'un sole d'argento
raggi di fuoco in occhi ruggenti
le palpebre strappate ad una fin troppo consueta dormiveglia
figlia degli zecchini
Qui nel crepuscolo delle anime affamate si dissetano le comete
esse sono eterne o durano un attimo
spente o perennemente accese
nel cielo rilucente d'oscurità tinto di manti stellati
e un occhio di latte e marmo sta lì immobile oltre il cielo