Sulla lama, dal taglio affilato
della vita strani percorsi
s'incontrano
s'intrecciano
si perdono nel tempo
camminare sul filo, sospeso sul niente
un gioco di equilibri sottili
il baratro ad ogni passo
pochi frammenti e di là, vertigine d'abisso
stringi le mie dita
non lasciarmi
per non cadere
sarà più facile vivere
tenendosi per mano.