Delicata e profonda discrezione,
rispettosa dell'albero vivente;
nella quiete del cuore sei presente;
nulla turba la chiara mia emozione.
Chiudi la bocca e tacita l'azione
d'efficacia si veste, assai prudente,
e non perde il valore del cosciente
agire, in verità e consolazione.
È dolce il tuo sorriso quando i grilli
nell'erba verde cantano di notte
e tu della tua innata luce brilli
Mi muovo fra le macabre illusioni
d'Amore contrastato e incorrisposto
perchè il suo cuor lei non fe' disposto
a cogliere le dolci mie intenzioni.
Rinnovo il gelo, il caldo e le tenzoni,
l'angoscia, le speranze e mi discosto
da me, per poi fuggire e vagar tosto
cercando il mio rifugio di finzioni.
E mentre torna il freddo dell'inverno
mi lascio ai roventi miei incanti
che bruciano di
Misure del Governo sono queste?
Queste gettan a terra la Nazione!
Luca non fa la prima colazione,
Michele sferza lo suo tono agreste,
Zia Angelina baratta 'na sua veste,
al nonno quattro soldi per pensione.
Chè brontolare? Tanto la gestione
è figlia del barbone... Guastafeste!
Smettete il canto, remunerate
empite le sue tasche... son vuote
poverine, retribuite a rate.
Un dì, o
Flutti sinistri, schiaffi schiumosi, a onda
si spandono sinuosi sulla riva;
lontano folla d'anime moriva
su di un natante cupo che si affonda.
Coperta da una bara blu e profonda,
l'esistenza di tanti scompariva,
le grida soffocate nella stiva
d'un ignobile traffico di sponda.
Eran partiti pieni di speranza,
in fondo al tunnel quella luce nuova
adunati in disperata e orribil danza.
Bisogna saper sceglier con sapienza
anteponendo sempre al mal maggiore,
per evitare un danno, il mal minore,
e per la pace della nostra essenza,
decideremo noi in piena coscienza
di rinunciare a un bene, se inferiore,
qualora ne impedisca il superiore
a beneficio della decadenza,
quel mal minore prima menzionato
se lo guardiamo meglio con la lente
altro non è che un bene camuffato
Questa sezione contiene una raccolta di sonetti