Lì nel silenzio spezzo le parole
rami d'ulivo ad infilzar colombe
solchi di sangue che urlano dolore
inermi corpi fanno da marionette
o burattini dai fili ormai spezzati
da un Mangiafoco che disconosce pace
Soltanto un altro giorno dell'anno
in cui cerco di distrarre la mente
non riesco più nemmeno a capire
che cosa sia noioso o divertente
abbracciati all'onda del suono
perduti nell'attimo senza un punto d'arrivo
bruciando il tempo del fuori luogo
è breve e intenso come il tramonto estivo
Ciao occhi di candela
stella cometa senza destinazione
il primo incontro della sera
l'ultimo brind
Camminavo silente
cercando di donare
il mio lungo sonno.
Tu eri un fiore
dagli accesi colori
di un sole d'autunno
che lentamente scompare.
E anch'io dico
resterò
in questo inferno
privo d'amore.
Piove nelle strade di Peikò
eppure Milù è ancora viva,
i mariti accompagnano le donne al fiume
e le vecchie nonne cantano canzoni antiche dei loro tempi.
La nebbia oramai conquista i vicoli
avanza giorno e notte.
cani pochi in giro, uccelli blu, chiavi sconosciute ai più.
acqua sporca
Che quando il passato non esiste,
il presente è solo un treno di momenti che non arriva mai
Io che ho visto
nascere un fiore
e t'ho guardato
sorridere.
M'immerge il niente
e tutto ciò
che appare.
Dovrò imparare
ad osservarti
semplicemente.
E ogni tuo gesto
sarà per me una fiaba
che profuma d'amore.
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