allora mi ricordo che erano gli anni ottanta ma proprio al principio e c'era tantissimo freddo e tutti eravamo in casa a guardare domenica in e a un certo punto pippo baudo ha presentato Garbo
e Garbo negli anni ottanta era all'inizio degli ottanta per alcuni di noi e per tutti era Garbo era un simbolo di quegli anni che non si capivano anche per noi che ogni notte eravamo lì a bere caffè a bere il caffelatte a aspettare una cosa che la radio diceva il freddo novembre radioclima e le prime aste alla tele e tantissima ansia e
allora era sempre novembre anche d'estate c'era quel clima con i treni che andavano in posti bui cigolanti il moncler il neoromanticismo david bowie david bowie david bowie david bowie david bowie e l'amore etero e violento che
e noi i ragazzi dello zoo di berlino i kraftwerk i depeche mode i radar the wall elisabetta virgili diana est i ragazzi dello zoo italia l'autunno mario castelnuovo la persistenza dell'autunno delle foglie l'era del cinghiale bianco the sound of the silent age d'autunno quando
pippo baudo ha annunciato Garbo alla televisione io mi sono emozionato e tutta la mia generazione stavamo lì a guardare la domenica la tele
o anche in discoteca a ballare i righeira taffy gino soccio i talk talk i duran duran e david bowie david bowie david bowie david bowie ma comunque più spesso zitti in un angolo nel buio aspettando di limonare una volta quando
è arrivato emaciato stralunato allampanato Garbo e pippo baudo gli ha chiesto improvvisamente cosa voleva fare lui con le sue canzoni in modo brutale pippo baudo si è avvicinato a Garbo forse era meglio come conduttore di domenica in preferivo corrado glielo ha chiesto e io guardavo la tele e
allora quella volta Garbo era in difficoltà si sentiva smarrito spiazzato ha detto che voleva fare poesia come così improvvisamente pippo baudo glielo aveva chiesto quello che voleva fare e come generazione anche devo dire noi
ad esempio anche io passando capoda
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