Per alcune persone è semplicemente un folle travestito da qualcosa di ambiguo, per altri è invece un profeta e per altri ancora è solamente una persona da prendere a pedate. Lo vediamo ogni mattina, quando usciamo da casa e sbadigliamo per il sonno accumulato sulle nostre deboli spalle da cittadini annoiati. Ci guarda, ci osserva e si avvicina a noi. I suoi occhi vitrei e privi di vita scavano nelle nostre anime fino al raggiungimento del più profondo meandro del cuore. Le mani spellate tremano torturando se stesse, le labbra screpolate si muovono aritmicamente lasciando nascere un parlare sibilante e spettrale che ci ghiaccia il corpo e il sangue. Poi i suoi capelli, bianchi come filamenti di neve sulle cime delle ultime montagne dell'Himalaya ondeggiano come pendoli per ipnotizzare anima e mente.. ogni mattina lo incontriamo e ogni mattina il suo sussurrare scava come un trapano nelle nostre tempie rendendo impossibile la vita. Accade quindi che al suo andar via il nostro cervello azzera i ricordi di ciò che è accaduto sostituendoli con qualcosa di più consueto o di meno cruento.
Oh ma io ho visto, io ricordo tutto, ho udito il suo parlare e ho bevuto il nettare di quelle sconcertanti realtà che lui vi dona ogni giorno e che voi prontamente evitate. Rido e piango nello scrivervi questo, un coltello a breve balenerà sulla mia gola e carezzerà con amore il sangue che scorre in me. No, non vi dirò le sue parole, vi prego solo di ricordarvi questo: "Le vostre fughe non serviranno, non sarà la luce a salvarvi e sarà il buio a finirvi. Nessuno può scappare dalla propria anima."