racconti » Saggi » Il mondo in un click, forse
Il mondo in un click, forse
Premessa:
Questo scritto rappresenta un breve momento di riflessione, che ha il solo e semplice scopo di aiutarci a capire meglio alcuni aspetti del mondo di cui facciamo parte.
Non sempre, infatti, siamo in grado di decifrare in modo completo ciò che quotidianamente si pone di fronte ai nostri sensi.
Il mondo reale e quello virtuale:
Potrà sembrare strano ma, talvolta, non siamo neppure in grado di apprezzare l'esistenza o co-esistenza di due mondi assai distinti: quello reale e quello virtuale.
Ci muoviamo frastornati da suoni e colori che provengono da ogni dove, immersi nel classico "vivere sempre di corsa", sovente senza un concreto "perché" che giustifichi il nostro agire.
Confusi, ci troviamo di fronte a un mondo vero, concreto e tangibile, nel quale non c'è tempo neppure per rendersi conto che, magari, stiamo facendo seriamente fatica anche solo a respirare.
Nello stesso momento, con piccoli e semplici "tocchi", è possibile immergersi in una realtà/dimensione fantastica, dove tutto è bello, facile e, soprattutto, condiviso e divertente; sempre che si possa disporre di adeguate quantità di "energia e credito".
Non appaia strano, quindi, che in questo caos quotidiano i "nuovi insegnanti" vincano con estrema facilità la loro "battaglia educativa" nei confronti dei grandi e, soprattutto, dei più piccoli.
Il riferimento è al caleidoscopico mondo dei mass-media, nuovi tutor ed educatori delle masse.
Oggi il migliore dei genitori è costretto a confrontarsi con loro, i "nuovi insegnanti" appunto, che operano a tempo pieno, incessantemente e a ritmi vertiginosi e frustranti.
Anche la scuola paga dazio, soffocata da classi troppo numerose e scarse risorse, sia in termini di tempo sia per quanto attiene a dotazioni strumentali e infrastrutture.
Di fatto, è oramai quasi completamente mutata in una sorta di sala giochi / ludoteca.
L'ultima (e unica) proposta per migliorarla, portandola al passo con i tempi (sic), è quella di una sua informatizzazione.
Libri elettronici, lavagne interattive e questionari "in linea", agevoleranno l'apprendimento e la conoscenza dei futuri cittadini; cosa accadrà alla spontaneità, alla creatività, alla fantasia e all'immaginazione delle giovani menti non è però dato sapere.
Ecco, quindi, manifestarsi un interessantissimo esperimento che riguarda tutti noi:_ un mondo essenzialmente "sfumato/confuso", che si può accendere e spegnere a piacimento.
L'importanza e lo spessore dei ricordi: un confronto fra i due mondi:
I due mondi a cui si accennava prima non sono uguali, così come profondamente diversi sono i ricordi e le esperienze che ad essi sono correlati.
Nella realtà "vera" un'esperienza è caratterizzata da una miriade di informazioni e percezioni aggiuntive che la rendono unica, ricca, piena e, molto spesso, indimenticabile.
Un ricordo (vero) ha maggiori possibilità di diventare indelebile; si pensi al parlare con qualcuno ascoltando con attenzione il tono della viva voce, cogliendone mimica e gestualità, toccandolo, apprezzando al contempo i luoghi, i colori, gli spazi e i profumi nei quali si è immersi.
Questo insieme di dati, per essere colto, abbisogna di una presenza completa, dove tutti i sensi sono chiamati a interagire e confrontarsi con gli accadimenti.
Domani un aroma o uno strano rumore "già sentiti", riporterà alla mente e al cuore lo spessore e l'intensità delle esperienze vissute.
Questo è il grande dono che la vita reale offre a chi ha interesse a coglierlo:_ la ricchezza dei suoi ricordi, da respirare appieno, nel bene e nel male.
Nel mondo virtuale non è così.
Ci si può mettere comodi e restare semplicemente seduti a guardare lo "spettacolo", ci si può connettere per filmare, fotografare, condividere, votare, "twitterare, chattare, linkare facebookare" e via discorrendo, ma è tutto lì.
Uno stile di vita "mordi e fuggi", generalmente povero di pensieri meditati e di lavoro introspettivo.
Non ci sono cose o persone da toccare, aria, spazi, colori, fragranze e intensi aliti di vita ad arricchire il nostro animo e a dare profondità di significato ad azioni ed emozioni.
Mentre ci si preoccupa di comunicare al mondo della nostra esistenza, ci si dimentica di vivere appieno ogni passo del nostro cammino.
Il mondo virtuale è uno "strano dolcetto" :_ la buccia è bellissima, ma manca la caramella.
Conclusioni:
L'idea di vivere in un mondo che si accende e si spegne a comando pare, di primo acchito, accattivante, pratica e seducente.
Tuttavia, le strade da percorrere in modo proficuo e meno "vuoto" sembrano essere altre.
Oggi non è facile individuare in modo corretto i contorni e le giuste posizioni; altrettanto difficoltoso è collocare ogni "realtà" al suo posto, così da poterle identificare agevolmente e sperare di interagire con loro in modo ottimale e positivo.
Di certo, ritagliare spazi più importanti da dedicare a noi stessi e ai nostri giovani/piccoli rappresenta un buon inizio.
Limitare al massimo il vivere una vita "delegata", impegnandosi in un concreto e attivo "fare in prima persona", sembra essere un elemento essenziale per migliorare la qualità della nostra esistenza.
Si pensi ad esempio al fenomeno dell'"homeschooling", appena presente in Italia ma fiorente e radicato negli Stati Uniti, dove i genitori possono svolgere attivamente e autonomamente il ruolo di primi insegnanti per i loro figli.
Si aggiunga, inoltre, che questi ragazzi eccellono nelle varie materie e ottengono valutazioni più alte rispetto agli studenti che si formano presso la scuola pubblica.
Con una sana "presenza familiare" è possibile creare un terreno fertile per sviluppare il senso critico e le naturali inclinazioni personali dei vari soggetti coinvolti, agevolando la crescita della conoscenza e non solo della cieca obbedienza.
Da sottolineare e valutare attentamente, inoltre, l'importanza dell'ascolto, quello vero, attuato dando il meglio di sé: "Un ragazzo non è perso quando non lo troviamo dove speravamo di incontrarlo, ma quando abbiamo smesso di cercarlo".
Per agevolare una sana crescita personale è altresì prioritario rinvigorire il valore di concetti come rinuncia e sacrificio, indispensabili per dare gusto all'esistenza.
Un'istituzione scolastica che impostasse il proprio operare tenendo debitamente in considerazione alcuni fra i concetti appena richiamati, sarebbe anch'essa di grande aiuto.
Infine, nella società odierna, sembra mostrare tutti i suoi limiti anche l'adagio del "vietato vietare", che si è affermato e consolidato negli ultimi decenni.
Qualche "barriera", invece, potrebbe essere utile; magari ispirata anche dal vivere con la consapevolezza che c'è "qualcosa che ci supera ed è più grande di noi", sia esso Dio, l'anima, la forza della natura, l'energia dell'amore e/o dell'universo e via discorrendo.
Un cordiale saluto e un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno "incrociato" queste riflessioni.
1234
l'autore Antonio Pani ha riportato queste note sull'opera
Le note e i riferimenti alle letture utilizzate per la stesura del mio scritto sono disponibili "in rete"; il mio articolo è stato infatti gentilmente ospitato su alcuni blog.
Grazie dell'attenzione.
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- Condiviso ed apprezzato questo tuo straordinario.
- Gentile Sig. ra Sabrina C. P. faccio la sua conoscenza solo oggi, a seguito dei suoi commenti, e mi rammarico della condizione nella quale si sarebbe venuta a trovare. Con l'occasione sono a precisare che il mio ruolo di "sostenitore" presso questo sito deriva semplicemente da una modesta donazione in denaro effettuata qualche anno fa. Puntualizzo altresì che non ho, ne ho mai avuto, alcun ruolo definibile come "attivo o operativo" presso lo staff di "Poesie e Racconti". La mia presenza nel sito, sin da luglio 2006, è sempre stata caratterizzata da un fare genuino e sincero, come avrà certo modo di apprezzare e notare. La saluto cordialmente, Antonio Pani.
Anonimo il 07/03/2014 07:57
Nel caso si dovesse connettere le rendo noto che lo stalking sta continuando incessantemente anche dopo aver reso noto per fax che sto prendendo provvedimenti legali.
Anonimo il 06/03/2014 23:24
Mi rivolgo disperatamente a Lei come ho Fatto con il signor Arcangelo Galante in quanto sostenitori del Sito
La mia Famiglia sta sgamando i nomi con la Polizia Postale. Poi ci sarà lo svergognamento pubblico e ognuno risponderà delle sue azioni ai sensi della legge.
Non importa a nessuno quanti nick apre un utente se lo permette lo Staff fermorestando che io ho un solo nick e questa vergogna di insinuare che ho mille cloni si definisce da sola
quello che conta sono le offese brutali sferratami da nick attivi.
Mi fermerò di fronte all'uscita dal Sito dei MALVIVENTI interessati
Se certe persone colpevoli non lasciano immediatamente il Sito pagheranno ai sensi della legge per i reati commessi.
- Grazie del tuo passaggio Giacomo, anche mia moglie è un'insegnante e anche lei è molto vicina alle tue riflessioni; al pari di alcuni altri insegnanti da me contattati per un semplice scambio di opinioni.
Il fatto che la cosa non lasci indifferenti parte di coloro che sono "addetti all'istruzione" rende il futuro un po' meno cupo.
Anonimo il 14/01/2014 12:25
Sono un ex insegnate... questo è un argomento di tale importanza che andrebbe trattato in un Forum e discusso in tutte le assemblee delle scuole d'italia... per esperienza l'informatica è assai utile quasi più agli insegnanti che agli allievi... ma anche per questi ultimi certi vecchi metodi di ricerca non sono più attuali. La mia Enciclopedia Treccani i miei figlki la guardano con un sorriso: con wikipedia trovano tutto e subito... certo che Treccani è Treccani... ma insomma bisognerebbe parlarne, troppo breve lo spazio... bravo... ciaociao
- Alessio e Caterina:
grazie per il vostro qualificato e utile riscontro.
Saluti, a rileggersi presto.
- Il mondo del web con la sua mancanza di comunicazione e del rapporto umano diligentemente espressi in queste tue riflessioni che ci invitano a non lasciar soli i nostri ragazzi e di ritornare ad essere genitori... Di quelli veri... Capaci di donar "bastone e carota " assieme a tanto amore. Grazie a Te.
- Un sentito ringraziamento a te per l'invito a riflettere.
Dico solamente tre piccole cose.
Primo, i tempi dell'apprendimento non dovrebbero essere sollecitati oltre misura.
Secondo, alleggerire gli zainetti dei bambini che rischiano di crollare sotto il loro peso.
Terzo, investire nell'istruzione, non trascurando la tranquillità economica dei docenti.
A mio avviso, il mondo reale deve essere solamente integrato dall'ausilio dei computer, lasciando ai docenti il ruolo fondamentale di educatori e non escludere dal dialogo educativo i genitori, che purtroppo spesso delegano tale compito solo agli altri. Un saluto. Oissela
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0