A dire a una persona, cosa è giusto e cosa no. Come si fa
ad indicare un percorso, a dare una spiegazione, senza
rischiare d’essere inopportuni o presuntuosi o più semplicemente stupidi!?!
E allora, puoi solo tendere una mano a chi con i suoi occhi t’ha detto d’essere a disagio, una mano che non dice niente, trasmette solo sensazioni, calore, condivisione.
Puoi ascoltare lo sfogo di chi ha bisogno di confrontarsi col proprio ego in equilibrio, puoi fare da cassa di risonanza alle
parole di chi si sente traballare, e crede di non aver certezze.
Puoi cercare di dire: non sei sola, non sei sola!
E a tenerti compagnia ci sei principalmente tu, tu sei la prima e più degna compagna di te stessa,
puoi cercare di dire: non sei sola, non sei sola!!
E a cercare di tenerti compagnia ci sono io, ultimo e indegno, ma ci sono, io non mi sento a disagio a guardarti negli occhi, tu hai dimostrato lo stesso coraggio, togliendoti gli occhiali.
Credimi, vorrei trovare parole che ti dessero forza, o magari ti facessero soltanto sorridere con dolcezza, vorrei trovare il
modo per farti sentire meglio, utile al mondo, utile alla vita,
ma come si fa? Non lo so, non so neanche se è giusto che io
ti scriva queste cose, ma per istinto sento di farlo, voglio che tu sappia che nei limiti delle mie possibilità cercherò di strapparti un sorriso, e non per condiscendenza nei miei riguardi, bensì un sorriso di serenità!