Rinchiusa in una gabbia, la bestia umana tenta inutilmente la fuga. Nella sua animalesca ira non si accorge di essere vittima di sè stessa, delle sue contraddizioni, delle sue ossessioni. Le immateriali sbarre non cedono, l'inconscio bestiale le impone, la bestia è schiava.
Non esiste libertà per l'animale, egli è giudice e boia di sè stesso, condannato dalla nascita vive spinto soltanto dall'ormai blando istinto di sopravvivenza.
Il suo destino sembra ormai segnato, svegliati stupida bestia, sei solo tu la causa della tua sofferenza.