... Alla stazione, mentre eravamo già vicino al mio treno, mi dicesti:
«Non ti preoccupare di Olga. Ama solo se stessa. Il suo egoismo la aiuterà meglio di tutte le compassioni. »
«Parli, come lui. Ma lui sostiene che lei è capace di fare qualche pazzia sotto l'effetto di un impulso. »
«Può darsi. Allora sorvegliala. »
«Sì, lo farò. Lo stesso vale anche per Irka. »
«Già. La tua Irina mi suscita molti più timori di Olga. Irka ama. Sebbene a modo suo, tuttavia ama, e non se stessa ma quel ragazzo. Se lei si mettesse in testa di farsi qualcosa di brutto, non lo farebbe d'impulso, ma ponderatamente. Ciò è considerevolmente più pericoloso. » riflettesti un po' e mi domandasti inaspettatamente «Dimmi, cosa hai saputo di quella ragazza che si era gettata dalla finestra sotto i tuoi occhi? »
«Aveva 19 anni. Faceva l'assistente in un laboratorio del nostro istituto. Usciva con uno scienziato, sposato, sempre del nostro istituto. Rimase incinta di lui, ma quando glielo disse, lui la mandò a quel paese. E lei subito saltò giù dal sesto piano. »
«Allora non mi sbagliavo. Pensavo proprio questo, che il suo gesto fu solo un impulso. Se qualcuno fosse intervenuto in quel preciso momento, certamente non l'avrebbe mai ripetuto, E tu, che opinione hai di quello scienziato? »
«Ma quale altra, se non quella che è un mascalzone autentico?! »
«No, pensaci prima di rispondermi. »
Sapevo che tu non parlavi mai a vanvera. Così, ci riflettei su. E mi stupii della conclusione alla quale arrivai:
«Hai ragione. Lui non c'entra. La colpa è tutta di lei. »
«Esatto. Anche il tuo è stato per tutta la sua vita un bastardo ricercato. Giusto? Se tu riuscissi a parlare di lui con le sue ex, sai quante belle cosette loro ti avrebbero raccontato? »
«Vuol dire, che un uomo è tale e quale a come lo fa una donna. Ma perché? »
«Principio femminile. Ricordi? Anche Adamo si lasciò portare al guinzaglio di Eva. Inizio degli inizi. »
«Sì, sono d'accordo. Ma allora è molto importante che le donne siano le donne, e non delle donnone oppure, il ch'è ancor peggio, semplici femmine! Poiché, alla fin fine, soffrono proprio i bambini, e tutto ritorna da capo. Diventa un ritornello infinito. Pensaci, quanti guai ci sono sulla terra soltanto perché le donne non hanno capito la cosa principale: di tutti i propri mali e dei mali delle loro famiglie sono responsabili solo loro! Bisognerebbe insegnare alle ragazze a diventare donne addirittura dall'asilo! Come mai nessuno, finora, ci è arrivato? »