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Fiore solitario
Ho visto un fiore in un mare di grano solitario
il suo unico desiderio era che arrivasse un forte vento
per abbassare il mare di grano e vedere un altro come lui
Ma il forte vento non arrivava e allora il fiore desiderò un grande
silenzio assoluto nella speranza di sentire la voce di un essere come lui
Aspettò ma il silenzio non lo ascoltò, i grilli, le foglie, l'aria vibravano sempre
giorno e notte e il fiore cominciò a cantare per farsi compagnia.
Ma cantare non lo aiutava molto, desiderava sempre di più poter incontrare
un altro fiore e allora cantò più forte per farsi sentire lontano
E il suo canto volò finchè una farfalla si avvicinò e con un lieve tocco gli
narrò l'amore di un fiore che come lui cercava la gioia
il fiore non aveva mai provato niente di simile, una gioia sconosciuta lo avvolse,
lo penetrò fino a riempirgli l'anima e non desiderava più nulla ora
Tutto riluceva adesso, ma la farfalla tornò e dormì per una notte sui suoi petali
regalandogli l'amore, e allora vide l'altro fiore in un mare di grano solitario
il cui unico desiderio era che arrivasse una farfalla per mandare il suo amore
a un altro come lui che da molti giorni cantava da lontano regalandogli l'amore
e cantarono insieme a lungo.
Cantarono il loro amore e quello del mondo intero;
cantavano forte per far sentire ad ogni creatura la gioia dell'amore
Il loro canto era così meraviglioso che attirò tante creature, e un arcobaleno
scintillante non sapendo quale fiore scegliere si distese toccandoli entrambi
E arrivò un Angelo portatore d'Amore, che sorpreso udì quel canto,
si distese sui colori e cantò coi fiori riconoscendoli
Allora l'Angelo ricordò i suoi fratelli diventati fiori per far gioire il mondo,
gli chiese se avevano nostalgia di volare...
"No" risposero "abbiamo nostalgia dell'amore!"
L'Angelo pianse per il dolore dei fiori, decise che il loro compito nel mare di grano era finito!
Era tempo di mandarli tra gli uomini. Gli regalò un'ala ognuno e i fiori, divenuti uomini, incontrarono
la gioia e il dolore, l'amore e l'odio, il piacere e la sofferenza, ma mai la purezza e la perfezione che anelavano
Così vivevano travolti dalla vita, aspettavano ancora e ancora, con l'amore negli occhi,
aspettavano il momento in cui si sarebbero ritrovati, amati, ritornati uno
Ma i loro occhi traboccanti d'Amore iniziarono a velarsi di dolore, le loro anime di paure,
e gli Angeli fra gli uomini dimenticarono quasi di essere Angeli
Vissero, amarono, soffrirono a lungo senza mai odiare, fino al punto che credettero d'essere svuotati,
morti dentro, dimenticando che erano Angeli portatori d'Amore
Il loro amore era infinito, amavano senza essere amati e si nutrivano del loro stesso Amore fluente.
Ma cercavano sempre qualcosa che avevano dimenticato
Il tempo scorreva a volte lento a volte veloce, e loro tentavano spesso di volare, credendo al mondo,
accecati dal loro stesso Amore si lanciavano fiduciosi nella vita
Desideravano volare e far volare!
Alcuni uomini si risvegliavano e volavano brevemente con loro...
... tra le loro braccia potevano vedere l'Infinito!
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0 recensioni:
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- bello e bello quel "volare e far volare"! chi non lo vorrebbe!?
- Una bella storia... piaciuta!!!
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