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Celebrità
Ora sì, finalmente sono diventato una celebrità.
Era scritto nel destino. Chiaro. Evidente. La mia vita poteva portare solo a questo: essere una stella, famoso, unico. Sono nato per essere sul gradino più alto. E non morirò mai. Le persone famose non muoiono, magari muore il loro corpo, ma nella mente della gente, del pubblico, le persone famose, quelle come me, rimangono impresse. La nostra faccia è un tatuaggio sugli occhi del popolo. Posso sentire già ora i discorsi delle persone al bar. -Ti ricordi di... come potrei dimenticarlo... Uno così mica si scorda
Fin da piccolo sono sempre stato al centro dell'attenzione: Occhi azzurri, boccoli biondi. Quando andavo all'asilo le bambine si innamoravano di me subito. Sentivo l'invidia degli altri bambini. Nei loro sguardi era già presente. Certo era ancora molto leggera (non come quella dei ragazzi ai tempi della scuola) perché loro pensavano a giocare. Mentre in me contemporaneamente cresceva questa consapevolezza di essere un predestinato. Sì, a voi potrà sembrare facile parlare così adesso che sono diventato una celebrità, ma vi assicuro io l'ho sempre saputo.
Per non parlare poi del periodo della scuola superiore, quando andavo all'istituto alberghiero. Anche se non me ne fregava niente di cucinare, i miei piatti erano sempre i migliori, i più buoni. Persino i professori si stupivano della mia bravura. Sicuramente l'aver imparato a cucinare così bene, mi ha permesso di arrivare fino in fondo a questo gioco. Ogni azione ha una conseguenza e aver frequentato quella scuola di cui non me ne fregava niente ed essere comunque diventato così bravo, è, ormai mi è chiaro, parte dello stesso disegno, dello stesso discorso. La mia vita.
Quando ad esempio andavo a fare acquisti. Specialmente quando compravo vestiti. Vedevo le commesse spiarmi attraverso il camerino. Lo so cosa volevano da me. Volevano questo perfetto corpo destinano all'ammirazione di lacrime di sedicenni in calore. Volevano sentire l'ebrezza di sentirsi sbattere da un cazzo destinato ad essere guardato dal basso verso l'alto
Eravamo in 12.
Io, Marco, Luca, Alex, Tony, Tommy, tutti bravi ragazzi, di bell'aspetto, scelti apposta per bucare lo schermo. Per far innamorare le ragazzine, le madri, i padri, le zie, i nonni e tutti i parenti possibili immaginabili. Ma nessuno di questi babacci avrebbe potuto competere con me. Poi c'erano le ragazze, Sheyla, Anna, Marika, Lisa, Valery e Paola. Tutte e sei, bellissime, corpi da favola. Sicuramente erano dovute scendere a qualche compromesso per entrare nella casa. Non ho mai chiesto a nessuna di loro che gusto avesse lo sperma del responsabile delle selezioni. Oppure se in quella camera d'albergo servissero almeno del buon vino. Ma queste domande adesso che ci penso avrei potuto anche farle ai maschietti. D'altronde la posta in palio era il diventare una stella. Quindi dare via un corpo anonimo per riavere indietro un corpo che sarebbe finito sulle bocche di tutti era un compromesso accettabile.
Ma io l'avevo notato subito nei loro occhi quando mi hanno visto. Avevano capito che nessun compromesso avrebbe permesso loro di impedire la mia ascesa trionfante. Avevano visto scritta sulla mia fronte la parola "Celebrità"
La regola era molto semplice, ogni settimana si andava al voto e chi riceveva più voti andava in nomination. Poi il pubblico votava decidendo chi sarebbe uscito.
Inutile dirvi che io non sono mai andato in Nomination.
Dicevo prima che credo, che il fatto di saper cucinare così bene, mi ha permesso di arrivare fino in fondo. Perché i ragazzi, i miei coinquilini, nonostante mi temessero, era evidentissimo che non potessero fare a meno di me. Erano tutti degli incapaci, pensavano solo ad apparire o a cercare di farlo mentre io non dovevo sforzarmi. A me, viene così naturale essere al centro dell'attenzione e quindi mi limitavo a cucinare e sorridere ogni tanto. Credetemi, una cosa così banale, può rivelarsi la più vincente.
Sono sicuro comunque che se anche fossi andato in Nomination, il pubblico non mi avrebbe escluso. Non ho più i boccoli biondi da angioletto, ma ho occhi azzurri e fisico scolpito, una voce sensuale: sono sicuro che mamme e figlie si bagnavano solo guardandomi.
E l'indice di gradimento settimanale ne era la conferma ero sempre al primo posto. Chiaro.
Alla fine siamo rimasti Io, Sheyla la biondina formosa con la sguardo da cerbiatta e Tony il morettino carino e dolce. Il bravo ragazzo che ogni madre vorrebbe che la figlia si portasse a casa.
Questi due si erano messi insieme durante il gioco. Era chiaramente una tattica, il pubblico ha sempre bisogno di vedere gente che si ama in tv è così emozionante e commovente.
Infatti con mia grande sorpresa durante l'ultima settimana, mi avevano superato nell'indice di gradimento. Non era possibile, quando una cosa è scritta nel destino non la si può cambiare, è così punto e basta. Anche se ammetto per un attimo, ma solo per pochissimo, brevi istanti, ho avuto paura che il destino mi voltasse le spalle.
Ma a volte il destino ha bisogno di una spintarella, non trovate?
Infatti come vedete sono l'unico ad essere rimasto alla fine. Certe cose non cambiano.
Sono pronto per le interviste, potete farmi tutte le domande che volete. sulla mia vita privata, sulla mia famiglia. Sono qui per voi, per accontentarvi, vi nutrirò con la mia presenza.
Potete farmi tutte le foto che desiderate, già mi vedo, sulle copertine dei giornali, splendido in perfetta forma.
Volete scrivere dei libri su di me? Va benissimo. In fin dei conti sono una storia perfetta, da prima pagina. Ovvio.
Probabilmente mi scrittureranno per un film. Magari un film che parla proprio della mia vita. Ed è chiaro, che non ci sarebbe miglior interprete di me.
E so già che voi giornalisti, me la farete quella cazzo di domanda, perché a voi queste cose piacciono, ci costruite la vostra carriera.
Sì, quando mi chiederete perché ho tagliato la gola a quei due, io vi risponderò.
Perché era destino. Sono una celebrità. Andate a fare in culo.
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