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Mi ritrovo a scrivere nei momenti difficili
Dedicato a X, un Uomo
Mi ritrovo a scrivere nei momenti difficili della mia vita, è lo sfogo più sincero che posso ottenere da me stesso, non sono mai stato un grande oratore, sincero si, in eccesso forse, ma pur sempre autentico. Non è poco, in una vita dove vediamo cose troppo grandi e inarrivabili, ci distolgono dalle cose che abbiamo già, che ci rendono importanti.
Scrivo senza il pretesto di dare un messaggio di vita, rifletto, è una priorità che dovremmo avere tutti, che ci porti a crescere e a dare un valore a cose che prendiamo superficialmente nella quotidianità.
Quando mi ritrovo a soffrire, vorrei che tutto si fermasse, vorrei poter schiacciare il tasto "rewind " e capire perché sto cosi, dov'è l'errore, cosa mi ha portato a questo, se quello che provo è giusto, meritato. Più cerco una soluzione più sprofondo, più cerco la serenità e la capacità di svoltare più tutto si disintegra, le mie certezze, la mia autostima, i miei valori, la mia vita stessa. Vorrei starmene in un buco nero e non uscirci più, farmi schiacciare dal dolore e ripensare, sempre costantemente, con la solita domanda che mi romba nella testa, " perché? ".
Cose, persone fanno il girotondo nei miei sogni, incubi, mi piombano davanti nel quotidiano, e non sono pronto, mi manca la volontà di reagire, di accettare le cose in prospettive differenti, di apprezzare quello che mi circonda e m'investe senza che me ne accorga. Piani felici che si rompono; stai cadendo. Sono un ottimista depresso che crede nei ritorni e si renderebbe ridicolo pur di abbracciarli se ne vale davvero la pena.
Il dolore ha la capacità di evidenziare la vita, una persona che soffre sta vivendo realmente, non è un fantoccio, non rende tutto superficiale, non accetta l'indifferenza, dà un valore anche a cose stimate un soldo; sa valorizzare al massimo i momenti di gioia, per quello sono così strazianti da lasciar andare per un'altra strada. Persone che da parte mia avranno sempre stima e rispetto. La vita è meravigliosa, l'ho sempre vista come un agrodolce, ci dà molto e ci toglie in misure differenti; il tempo è poco preferisco fare le cose con tutto me stesso sempre, non posso tenermi, anche se questo mi ha penalizzato molteplici volte, ma me ne pentirei, mi priverei del mio stesso diritto di vivere, preferisco soffrire ma essere orgoglioso di me stesso, di essere al 100%. Questo significa dare tanto a chi ti è vicino, non tutti sono preparati, si spaventano, ti allontano, questo significa anche sbagliare, commettere degli errori, che pesano quando sono contro persone a cui tieni infinitamente. Queste situazioni mi provocano quel dolore a cui non sai dare un motivo, che ti fanno incazzare, bestemmiare, per la delusione senza sapere con chi prendersela realmente, perché molte volte non ci sono colpe, ne da una parte ne dall'altra, devi accettare, perché non siamo solo razionalità, abbiamo sguardi dentro di noi che vanno ben oltre orizzonti di domande e risposte.
Bisogna sapersi dare una seconda chance, saper aspettare nel giudicarsi, avere la mente sgombra. Ringrazio chi senza timore mi ha dimostrato amicizia vera, a volte senza il bisogno di usare delle parole, non mi ha mai chiesto " il resto " ; volevo chiedere scusa per tutte le volte che ho dimostrato arroganza, egocentrismo, me ne pento sempre e faccio fatica a chiedere scusa, ho un orgoglio smisurato, a volte mi acceca e mi taglia la lingua.
Questa riflessione la volevo condividere con chi non accetta la staticità e il nichilismo dei sentimenti, la morte di gioie e dolori umani, l'incipit stesso dell'essere, con chi nel perdono trova un terreno arido e stakanovista si ritrova a coltivarlo, con chi ci prova e si fa male, ma non vuole più mollare, ma soprattutto con X, la persona che stimo più di tutte e che ammiro con la mia massima sincerità. Non mi ha mai giudicato, mi ha visto nei miei momenti più bassi, mi ha visto nelle condizioni più patetiche dove ho messo a nudo tutte le mie debolezze, e non si è mosso di un centimetro, non è mai scappato, mi è sempre stato vicino, nonostante... tutto. Perché ho avuto il coraggio di trattarlo male, nella mia smania di protagonismo nelle relazioni a volte mi perdo e la pago cara, è l'amico a cui voglio più bene, l'amico che mi conosce al di la della persona che tutti hanno il fragile sentore di conoscere, di poter giudicare, al di la della popolarità effimera, dei contesti comuni, terreni di superficie, vetrine del bello in polvere e di altre cose di relativa importanza. In esso, ho visto un Uomo. È la persona che riesce a farmi tornare con i piedi per terra, la dura terra, a costo di rompermi le ossa. E per certe cose non c'è un prezzo, o meglio, vale la pena di rischiare e di vivere al massimo. Perché è bella cazzo, anche se sta vita a volte se la tira un po'.
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