Sapeva a cosa stava andando incontro, ma non le importava. Aveva deciso di rischiare. Cosa se ne sarebbe fatta di un rimpianto? I rimpianti hanno un tempo troppo lungo da smaltire, forse sono davvero l'unico nodo irrisolto dei nostri pensieri.
E il rischio poi.. poteva davvero essere questa la definizione migliore? Rischio? Non era forse una scelta la sua? Perchè ad un certo punto devi scegliere, perchè se non scegli hai già perso.
Ho fatto un sogno straordinario: Ero al buio, quel buio profondo che dà la sensazione della non esistenza, quando ad un tratto, un gran bagliore mi riportò alla realtà.
Una fata mi apparve: era bellissima... bella come in quelle favole che nessuno mai mi ha raccontato.
"Esprimi un tuo desiderio" mi disse, agitando la bacchetta magica... La guardai, sbigottita... non parlavo... non desideravo niente... o forse desideravo troppo! Incoraggiata dal sorriso compiacente, osai:
"Fammi divenire pazza! Si, regalami la pazzia... quella pazzia lucida, cosciente che dà il coraggio di sputare la verità, di vomitare l'odio, di denudare la gente... Ti prego, continuai, un solo tocco della tua bacchetta e liberami, spogliami di quella censura fatta di razionalità, moralità, tabù... Soltanto allora avrò l'impudenza di dare amore a chi amo e disprezzo a chi odio.
La vita è una farsa; ad ognuno tocca una parte, sempre la stessa, quella di sepolcro imbiancato... io, il mio ruolo l'ho avuto... Lo esecro! E per giunta sono una pessima attrice."
La bella signora non capì... non poté capire questo mio strano desiderio... Aggrottò le sopracciglia per il disappunto e senza indugiare, agitò la bacchetta minacciosa e sparì...
Mi guardo intorno e vedo che tante cose sono cambiate:
questa casa sembra come svuotata,
manca qualcosa…qualcosa che la rendeva incasinata…. ma sempre viva, colorata, rumorosa…
ora molte cose sono state ordinate, ha un aspetto decisamente più presentabile agli ospiti…ma è anche molto più silenziosa, cupa, solitaria….
Entro in camera: molte cose sono rimaste invariate; il divano letto, la raccolta di libri della Walt Disney, i giochi ammucchiati sulla cassettiera colorata e sotto la scrivania…le foto appese alle pareti e la lampada a forma di orsacchiotto….
Ma c’è qualcosa di diverso…si respira un’aria diversa.
È tornata ad essere la “mia” stanza; sono tornata a guardare la tele prima di addormentarmi, ho ripreso a studiare sul mio letto, a parlare al telefono con gli amici indisturbata…. ad andare a letto senza vincoli di orari….
Ma c’è qualcosa che non riesco a non pensare: alla gioia di dormire vicino alla mia nipotina, osservarla mentre dorme in pose buffe…riempirla delicatamente di bacini mentre dorme …soffocare le risate con mia sorella per non svegliarla…addormentarsi accanto a lei e risvegliarsi avendola sempre lì vicina…darle un bacino all’inizio della giornata o sentire i suoi in bocca al lupo prima di un esame…. quelle poche mattine in cui posso dormire, essere svegliata dalle dolci discussioni per farle terminare la colazione o dalle discussioni tra mia madre e mia sorella su categorici ritardi all’ingresso a scuola e all’arrivo in ufficio. Mia madre che preparava la colazione per tutti…. mia sorella che scattava per prima a fare la doccia e poi girava un’ora per casa in accappatoio prima di prepararsi…. i tentativi spesso inutili di svegliare mia nipote che frequentemente terminavano con l’unica arma potente sui bambini: un bel cartone animato, possibilmente le Winx che non si sa per quale motivo trasmettono a giorni alterni;
mia sorella ancora in desabiliè, vestiva la bimba che in pochi
Una canzone sola ha sempre rappresentato l’ancora di salvezza del cinema italiano.
Nella cornice di una Roma antievangelista, un posto di rilievo lo occupano i plotoni di ragazzini che al massimo sarebbero stati chiamati sul sito dei marines.
«Una storia molto brutta». Fu questo il commento di alcune persone nei giorni prima della partenza. Sono sogni che meriterebbero discorsi più lunghi e utopistici, ma in ogni caso tocca a chi avverte il peso dei nostri figli non apparire estetico.
L’impressione di superiorità degli uomini si esamina rischiando la vita nell’individualismo. I singoli possono mescolarsi alla folla dimenticando però il nostro sistema culturale; in realtà l’intero concetto dell’educazione rilancia l’idea del valore comune. Tutto si mischia: internet, le tecnologie, lo sport, lo spettacolo, gli scandali.
Per tenere sotto controllo gli sbagli si è ipotizzata la distruzione degli habitat naturali: non è un danno da poco, ma si può giocare d’anticipo su scandali e ruberie che la pianta della corruzione ha sempre coltivato.
Insomma, anche dopo la decisione di eliminare il mito di Crono che divora i suoi figli, la trasformazione avverrà con l’aggiunta della fiducia agli sconfitti.
Erano quasi le otto di mattina quando entrai in quell'ingresso, mentre le auto e la gente passavano, fu proprio in quell'istante che mi venne un pensiero, pensai a quanto fui avventato ad andare in quel posto senza essere informato.
In quel luogo c'erano tanti disegni e parole scritti sui muri, alcuni erano comprensibili ed altri non lo erano, poi c'erano tante stanze segrete, delle quali solo una mi rimase in mente, era la stanza della conoscenza dove si riunivano alcune forze misteriose, in quelle riunioni senti dire qualcosa che non udii mai, erano queste parole: << Non ci potrà mai essere la pace finché esisterà la guerra >>; dopodiché uno di loro mi sorprese alle spalle e disse: << Proprio così, quello che hai udito è vero, ma è vero anche questo, cioè, finché ogni uomo sarà avido di potere, la pace non si potrà mai avere >>; ed io dopo essere stato invitato ad uscire, dissi davanti a quell'ingresso:
" Sai che ti dico la pace e la guerra sono illusioni, quello che conta davvero è l'essere solidale con le proprie idee, per poter avere un giorno quell'unità di ideali con tutte le persone del mondo, con le quali si costruirà un utopia che nemmeno il più avido di potere ne potrà avere.
Per infiniti secoli s’è erroneamente considerato “Sole” come maschile : Il Sole, appunto.
Posso confutare questa credenza con quel che segue:
“la” sole ti riscalda, come fa la donna;
“la” sole, come la donna, se non stai attento, ti brucia!
“la” sole ti fa sudare, non appena sei, nudo, al suo cospetto, proprio come la donna!
“la” sole ti consola se sei triste, “la” sole asciuga le tue lacrime e può farti diventare cieco!
“la” sole può darti forza ed energia, ma può, se esageri, ucciderti.
E non è donna tutto questo? Di una donna bellissima si dice che è “solare”, quando un uomo
è innamorato vede i suoi raggi dappertutto, e quando è troppo innamorato, si scotta.
Sole e Donna è, quindi, un tutt’uno, sono due sorelle, complici spesso, e a volte nemiche,
pronte a rosolarti con un raggio od un sorriso, disposte a regalarsi anche a chi non le merita.
Alle volte, fra te e “la” sole ci sono le nuvole dell’incomprensione, e se le nuvole non le
spazzi via, cade la pioggia, di lacrime!
“la” sole è ostinata, cocciuta, deve brillare per forza, anche a rischio di implodere,
anche a rischio di bruciare tutti i cuori che tocca.
Vedi che, se al posto di “la” sole, metti sempre “la donna”, il senso non cambia mai.
Si vive e si muore per colpa de “la” sole, si sogna e si teme, per colpa de “la donna”, l’una
complementare all’altra, fanno del nostro cammino, un percorso obbligato, saltellante,
sulla sabbia rovente!!!
Dedicato a tutti gli animali abbandonati, maltrattati, non amati.
... allora, avvilito rimango in un angolo, non ho più voglia di nulla, ma solo di rannicchiarmi, fino a ridiventare piccolo piccolo.. fino a sparire.. fino a morire. Ma non ci riesco. Mi sembra di sentire il calore di mia madre, il suo latte caldo, i giochi con i miei fratelli... e adesso perché? Perché cerco tra i rifiuti un tozzo di pane ammuffito che non placherà la mia fame... di tutto. E perché qualcuno cerca di colpirmi con un calcio o un bastone? Io, che non cerco altro che una carezza, di esser chiamato per nome... io, che non so dare in cambio altro che amore.. Dove ho sbagliato? Perché coloro che amavo e per i quali avrei dato la vita senza pensarci nemmeno una volta... mi hanno lasciato solo, solo col mio cuore impaurito che batte così forte che pare vuole uscire da me.. Solo davanti a un mondo che non conoscevo... che passa e fugge via, che mi travolge.. perché? Me ne starò qui, rannicchiato sulle mie quattro zampe ferite e doloranti in attesa del prossimo sguardo... di una mano che si posi sulla mia testa.. di una voce che mi chiami... di un cuore che abbia un po' di pietà...
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