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E lasciatemi divertire
pagine: 123
Tri, tri tri
Fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu, ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche,
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la... spazzatura
delle altre poesie,
Bubububu,
fufufufu,
Friù!
Friù!
Se d’un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?
Bilobilobiobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù,
U.
Non è vero che non voglion dire,
vogliono dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee!
liii!
Qoooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con cosi poco
tenere alimentato
un sì gran foco?
Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.
Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate
in giapponese,
Abi, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.
Labala
falala
falala
eppoi lala...
e lala, lalalalala lalala.
Certo è un azzardo un po’ forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
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Effettua il login o registrati - Una falsa magra.. di grande acuta profonda ironia..
ggc
- ... E se il divertimento fosse cibo per tutti! Allora, solo allora, ogni uomo avrà una poesia da firmare!
- È una bellissima poesia che mostra come il divertimento sia caro, ma ineliminabile e l'essenza stessa della poesia a cui non bisogna domandare più nulla
- La poesia a volte è un gioco, un esercitazione...
- sì, il divertimento costa caro... carissimo... ma che ci frega, divertiamoci... lasciateci divertireeeee...

- Bellissima poesia, una delle mie preferite.
piacevolissima

- Concordo con Veronica.
ottima.

- l'idolo dello spirito libero, della fantasia pura, del gioco... viva Palazzeschi, abbasso i piagnistei

- Ridere, ridere e ridere
Mi viene da ridere ogni volta che la leggo. È proprio vero, oggi come oggi nessuno domanda più nulla ai poeti, e allora i poeti che fanno? Si divertono! Scrivono tutto ciò che gli passa per la testa, e Palazzeschi l'ha dimostrato con forte sarcasmo e ironia: "Che ci son professori, oggidì, a tutte le porte."
- Tutte le volte che mi imbatto in questa poesia non posso fare a meno di leggerla. Troppo divertente, ironica, scanzonata, anarchica, anticonformista!
- ... gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
L'amara conclusione della fine dei giochi...