Echi di voci
valicano distanze.
Arabeschi di luce
filtrano tra i pampini
porpora e oro.
Finita è la vendemmia.
Le donne si avviano
nella luce violenta
dell'acceso tramonto
odorose di mosto e di sudore.
Recano sulle loro labbra
il grappolo di negramaro
sfuggito alle cesoie,
le loro mani a conca
il calice più ambito dagli dei,
Feritoie azzurre i loro sguardi
rivelano al cacciatore
il cielo del fagiano e della rondine.
Impazienti,
con gesti appresi da antica pedagogia,
liberano il sartiame di capelli
ristretto in prigionie di ruvido cotone.
- stendardo femminino-
a catturare desideri.