Non è affatto vero, dipende dal piano di realtà che si considera. Ci sono stupidi sicuri di sé e intelligenti dubbiosi, ma ci sono anche persone intelligenti che hanno accesso ad alcune certezze, tanto certe da essere indiscutibili. Il fine dell'intelligenza è quello di conoscere le cause dalle quali ogni realtà discende e quando un'intelligenza queste cause conosce insieme a queste sa anche di non avere dubbi su quali siano i princìpi che sono leggi universali valide per tutto ciò che è. Se esiste il dubbio esso c'è perché c'è una Certezza da raggiungere. L'esistenza non è appoggiata ai dubbi, ma alla realtà che i dubbi motiva quando non se ne conoscono i princìpi. Bertrand Russel era persona buona e disposta a sacrificare le proprie fatiche per aiutare il prossimo; senza saperlo ha applicato alla propria persona i princìpi che non ha mai conosciuto perfettamente e in modo assoluto.
il 23/11/2013 08:00
l'intelligenza è sete di conoscensa e significa non accontentarsi mai di quello che si sa. È da stupidi affermare di non aver bisogno di sapere altro
il 23/11/2013 08:00
l'intelligenza è sete di conoscensa e significa non accontentarsi mai di quello che si sa. È da stupidi affermare di non aver bisogno di sapere altro
L'intelligenza impone il porsi dei dubbi. Guai se non vivessimo nel dubbio, ogni azione sarebbe non sufficientemente ponderata o nel peggior dei casi dettata da irrazionalità.