Perdonami, Silvia. Non sapevo, né potevo sapere. E poi, il mio era un discorso braccio e molto, ma molto generalizzato. Che Dio ti dia la forza di sopportare la tua croce. Un sorriso sulle tue piaghe. Fabio.
Caro Fabio, pur ringraziandoti per l'attenzione prestata, ritengo che tu abbia dato un'interpretazione personalissima dell'aforisma che però si discosta da ciò che volevo affermare. Hai ragione se ognuno sbattesse il peggio di sé in faccia al mondo questi diventerebbe una pattumiera, ma la propria disperazione a volte è frutto del disinteresse del mondo, della solitudine sociale in cui si vive ad esempio la condizione di avere un figlio disabile psichico grave. Non è non fare agli altri quel che non vorresti che gli altri facessero a te, ma è pretendere di essere visti da un mondo che ti crede un fantasma. Un bacio a presto
Io penso che se ciascuno sbattesse in faccia al mondo tutto ciò che non vuole di sé, il mondo ben presto diventerebbe una pattumiera. Se vogliamo che il mondo sia un po' migliore di quel che è, dobbiamo iniziare da noi stessi, non facendo agli altri ciò che non vorremmo che venisse fatto a noi. Mia nonna diceva spesso: "Subisci i torti che ti fanno gli altri, senza però ricambiarli". Infatti, se ci comportiamo come si comporta la maggioranza, dov'è il merito che supponiamo di avere? Una risata cordiale. Fabio.
Anonimo il 29/09/2012 17:45
Condivido. cara Silvia, purtroppo, è così. Scrisse, Ungaretti: "Gesù venne sulla Terra, per RIEDIFICARE UMANAMENTE l'uomo". Un abbraccio.
Caro antonio è vero ciò che dici ma chi mi conosce evita di dimostrarmi la pena smelenza e inutile... Grazie per aver prestato attenzione alle cose che scrivo