Sono scesa nei sotteranei del pensiero e vi ho giocato negli spazi liberi della mente. Con equilibrio vi ho raccontato l'intimità e piccoli acconti di particolari eccitanti ma, vi ho avvertito sfacciataggine, inquetudine, curiosità, dietro a trincee di vergogna e pudore. Allora ci mettiamo come le comari d'un tempo, a spiare fra le fessure delle imposte, soffocati dal giudizio di lingue sfrenate, che c'inducono al silenzio, sotto mentite spoglie.