Nessun sogno è sprecato: se sarà illusione l'avrai sperato, se sarà realtà l'avrai vissuto, se resterà impossibile avrai il desiderio e la passione per viverlo domani.
Ma se smetti di sognare avrai sprecato una vita.
Si si "vote x Donato!"
Grazie Stefano divulga divulga
Skerzi a parte tra un po' pubblicherò due libri esperimento/gioco di tutte le cavolatine che ho postato qui.
Se ti va segnalami quelle che ti piacciono
Arigrazie
Propongo di divulgare la tua opera al mondo intero in modo tale ke tutti possano conoscerla... Se mi dai il consenso, io lo farò... La gente non può smettere di sognare
ma certo che le "cose" vengono idealizzate. non è alternativa ad un' altra seguire una visione personale. la dialettica è il tentivo di far incontrare in una sintesi più o meno accurata le molteplici visioni del mondo; un essere pensante non decide di tralasciare la ricerca della realtà perchè ne appura l' inarrivabilità col pensiero. è una speculazione che l' uomo non si pone. semmai lo si adduce come apologia di se stesso nel momento in cui dall' inconscio emerge la percezione di fallibilità dell' approccio razionale. semplicemente adottiamo strategie cognitive e di ricerca di significato che limitano i momenti di crisi cognitiva, sposando la cultura di riferimento; non perchè consapevoli della sua scientificità, ma come argine alle crisi emotivo-cognitive che l' esistenza a volte presenta. non è da biasimare il trovare conforto in una visione più o meno condivisa che ci preservi dall' ignoto resistente alle luci della cultura, ma è importante raggiungere la consapevolezza che è proprio la crisi della ricerca, sia essa personale o sociale, il vero collettore che attiva dinamiche potentissime di nuova conoscenza. siamo una barchetta in un mare eccessivamente calmo, poi una folata di vento sospinge il fuscello poco innanzi, e dal passato scopriamo il futuro.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, una realtà univoca forse c'è ma non ci arriva nessuno perchè nessuno è obbiettivo (scetticismo). E allora tantovale tralasciarla e concentrarsi sulla visione personale e soggettiva (neoscetticismo, epistemologia e psicologia). Ma tutto ciò non implica idealizzare le cose
non è un mio parere il fatto che ogni persona, necessariamente in un mondo di simboli quale quello in cui viviamo, debba "idealizzare" il mondo. la realtà non esiste, se ci fosse una percezione univoca e netta della realtà, ... in realtà... non esisterebbero le problematiche legate alla complessità. la differenza tra glio uomini consiste, a livello meta-cognitivo, nel grado di consapevolezza con cui si misura il mondo che si è prima assiminlato e rielaborato. in questo momento sono fondanti fattori formativi prevalentemente esperenziali, e solo poi, in una "età della ragione", con la nostra originale strategia cognitiva, la nostra capacità di essere consapevoli ci consente, in gradazioni diverse, di proiettare il nostro vissuto nello spazio-tempo che ci ospita, e, sempre all' insegna della diversità, chiamare questo giochino realtà. in rapporto all' altezza dalla quale si osserva la nostra personale costruzione archetipa cambia l' orizzonte culturale. in sostanza, ognuno di noi reinventa passato, presente e futuro. solo questo ci è permesso con la nostra strumentazione di bordo
Eugenio interpretare sotto chiave personale ok, ma inventare troppo nei commenti (sulla vita ci sono pareri contrastanti) non mi sembra adeguato. da quello che hai scritto sei una persona che si consola (inconsciamente) con un mondo idealizzato un po' distaccato dalla realtà. non c'è nulla di male. ognuno deve essere quello che è, la felicità consiste nell'assecondare la propria natura (Erasmo da Rotterdam)
Anonimo il 16/04/2009 21:51
è che scrivi a valanga... e me li perdooooo... ufff...
no, anzi. ho la sensazione di essere l' unico a non aver saputo porre solide basi alle mie sensazioni... navigo in un oceano di incertezze, scrutando l' orizzonte da un piccolo arcipelago di apparenti sicurezze.
giovanni forse non mi sono fatto capire. ma forse non c'è niente da capire, e tutto è da inventare
sognamo insieme che un mondo migliore è possibile, e realizzeremo questo mondo possibile (non testuale, Sepulveda). bisogna essere pro-positivi, altrimenti la sensazione di esistere ci strangola
Ma infatti! Non ho escluso che non bisogna vivere il presente cosa poi impossibile da realizzare poichè tutto lo vivi nel presente anche ciò che immagineresti per il futuro assolutamente bisogna vivere il presente ma ciò non toglie che si possa desiderare un futuro migliore o diverso..
Suopponi che ora in questo istante una persona stia mangiando un brodino e contemporaneamente legga una ricettina di lasagne. Gusta il brodino forse al meglio ma desidera domani di comprare le lasagne. al fine della aforisma poco importa se la persona stupidamente smettesse di bere il brodo per mangiare le lasagne l'indomani. può benissimo bere il brodo e immaginare le lasagne di domani
e chi dice che il brodo non acquisti più sapore con la presenza del desiderio delle lasagne? Nello specifico i penso che il ragionamento che poi stiamo facendo si allargherebbe a dismisura.. poichè parliamo di tempo.. e sforeremmo certamente.
grazie delle sempre belle discussioni
Ma se ti perdi nel fantasticare nel domani, non vivi quel momento.
Da quello che ho visto, "vivere" con un sogno per domani, una speranza per il futuro, è molto rassicurante, infonde ottimismo ma... la vita passa troppo veloce, i momenti del presente sono solo una negativa attesa e per questo vengono sottovalutati. E se fossero stati gli ultimi? Sarebbero stati un po' insignificanti. ok, benchè scriva questo faccio anche io pianificazione per il futuro, se no muoio di fame a breve! e questo è più un problema di esistenza che di vita.
Ed inoltre se non vivo un po' nel presente sarei depresso, "vivrei con la morte dentro"
Su una vita senza passioni non è vissuta sono d'accordo, ma le intendo più come passioni atte nel presente.
La mia modesta convizione stà solo che sarebbe sprecata viverla senza sogni.
Dove per sogni puoi intendere qualunque ipotesi o desiderio per il domani.
Certo tutto è possibile, quindi viver qualcosa che non pensavi mai che potesse accadere... ma credo che l'attimo dopo anche solo intravedere per un solo istante un altro sogno. Anche in me vive la convinzione di voler vivere il presente senza preoccuparsi del domani (nn so se mi sono spiegato bene!) ma ancora non riesco
e mi perdo inessorabilmente nel fantasticare nel domani
Grazie Giovanni Un saluto