Quando al liceo mi dissero che il Sole era una mostruosa bomba nucleare che un giorno avrebbe inghiottito il nostro pianeta, mi sembrò una bugia. I 150 milioni di chilometri di distanza non sono necessari per proteggerci dalle sue radiazioni ma gli antichi Egizi lo veneravano come un dio. Senza il suo calore e la sua luce, la vita non ci sarebbe stata. Tutto ciò mi fa riflettere sul fatto che anche le cose più mostruose se tenute alla giusta distanza, possono divenire fonte di luce e di calore e compiere anche il miracolo della vita.