E quella notte lei, abbracciandolo, gli disse: "Se sapessi di doverti perdere un giorno, preferirei morire in questo momento". Poi si persero, e il dolore la accompagnò per tanto tempo... Quando non ebbe più lacrime da piangere, il senso di vuoto incominciò a divorarla. La voce della rabbia non tardò a farsi sentire: "Mai tempo fu tanto sprecato come quello in cui ti ho amato". Ma il dolore era ancora forte, e la seppellì dentro una grotta di ricordi che le laceravano il cuore. Alzò la testa, guardò verso una luce lontana e pensò: "Quella è la mia unica speranza". Fu seguendo quella luce che lasciò la grotta.
Chi ha potuto incontrarla l'ha vista mentre camminava senza una meta, con un sorriso stampato sul volto e lo sguardo perso verso l'infinito.
Chi ha potuto incontrarla ha creduto che fosse felice. Qualcuno pensò che fosse impazzita, ma nessuno si rese conto di quanto amore portasse negli occhi mentre percorreva quella strada.
Lasciate che continui a camminare. Non fermatela, o rischiereste di guardarla in faccia un solo istante, prima che lei si renda conto di quanto vana sia la speranza e ritorni per sempre dentro quella grotta. Lasciate che continui a camminare, che non perda il sorriso. Lasciate che guardi le stelle del cielo sentendo ancora sulla pelle il calore dell'abbraccio di quella notte.