Non mi sono chiare le ragioni per le quali una Repubblica, come è quella italiana che è stata fondata sul lavoro, a ogni suo compleanno faccia sfilare i carri armati invece dei disoccupati...
Bella considerazione, Nicola, quella sui carri armati emigrati all'estero, solo che nella loro migrazione il lavoro lo portano, non lo tolgono... Sul comandare non mi sembra sia il caso di esprimere giudizi che rimpolpino negatività scontate, perché uno Stato non dovrebbe comandare, ma far rispettare le leggi e distribuire equamente le risorse pubbliche.
@ Vincent ricordo che a condurre i carri armati sono già dei disoccupati, quando va bene...
In realtà la vera democrazia è basata anch'essa su princìpi che non sono corretti, perché assegna la ragione alla maggioranza che è stabilita dal valore unico che è quantitativo e non qualitativo. A questo deve essere aggiunto che i voti sono scambiati venduti e comprati sempre dalle persone ricche. Alla fine questo costituisce il segno dei tempi degradati che stiamo sperimentando vivendone la corruzione. La democrazia è sempre stata una truffa, vera o falsa che sia, ma quella falsa è, con esagerata evidenza, ancora più truffaldina.
Se in una stanza ci sono dieci persone comanderanno "democraticamente" i rappresentanti della maggioranza degli individui che si sono venduti.
Io, invece, non capisco il senso, di continuare a festeggiare il compleanno di ciò che e'morto.. perche', a mio modesto parere, il principio della democrazia, sul quale si fondo' la Repubblica, non c'e' più'...