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I tassisti a Roma (e degli autisti di bus, ne vogliamo parlare?)

Una volta prendevi il tassì, dicevi l'indirizzo e potevi stare tranquillo fino alla destinazione, se il tassista era onesto. Ora, onesto o no, devi anche spiegargli la strada, perché lui ne sa meno di te, se ha il navigatore non lo usa, ha da fare un certo numero di telefonate al cellulare e, sotto sotto, impreca contro il padre che gli ha "regalato" questo lavoro improbo anziché fargli trovare un milione in banca. Ovviamente non è così per tutti i tassisti, ma la percentuale sul totale è alta, troppo alta. Le licenze vanno date a chi conosce le strade, tiene pulita la macchina ed accetta i canoni della buona educazione. In alternativa c'è il bus. Qui la maggior parte degli autisti guida male, come se dovesse far pagare ai passeggeri chissà quale colpa. Aprono e chiudono le porte mentre parlano al solito cellulare, lasciando ogni tanto incastrato qualche passeggino di malcapitata e rassegnata filippina. Se non rispettano gli orari di partenza dai capolinea, se tengono la camicia fuori dai pantaloni, se vanno di male in peggio, se i molti caproni e figli di vacca di prete ci fanno gioire quando incappiamo in qualche bravo ragazzo... ce ne accorgiamo tutti ma non possiamo farci niente.

 

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2 recensioni:

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  • francesco contardi il 08/06/2014 19:45
    sfogo comprensibile che mi trova d'accordo
  • Anonimo il 08/06/2014 17:40
    I tassisti non sono più tassisti, gli aforismi non si riconoscono più...

5 commenti:

  • Stanislao Mounlisky il 12/05/2015 14:36
    E delle tassiste che vengono stuprate dal cliente la cui mamma afferma "mio figlio non è un mostro ne vogliamo parlare?
    Un mestieraccio, quello del "tassinaro".
  • Anna Laura Ranazzi il 12/05/2015 13:20
    .. ma solo i tassisti di Roma sono così? Sicuro?
    Indubbiamente è una città che ha dovuto adattarsi a tanti, troppi disagi facendo "il pelo sullo stomaco"; aggiungo anche che il vero "civis romanus sum" si è estinto da secoli per sopraffazione di popolazioni vicine e lontane, di lui ci rimangono le torturate vestigia a simbolo di una nobile civiltà. Nicola, forse tu vivi in questa città o forse no ma ti prego, prima di imprecare contro i romani, ricorda queste mie parole: sono estinti! E tutto ti parrà intellegibile.
    (scusa l'intromissione, non ci conosciamo. AL )
  • Chira il 22/06/2014 12:50
    Vivo a Roma, come non comprenderti?! Adoro la mia città ma... quanti ma... cominciano ad essere troppi.
  • Nicola Saracino il 08/06/2014 18:53
    Eh, questo non è un aforisma ma un semplice sfogo... Tutti quelli che il "posto" non se lo sono sudato, diventano presto svogliati e arroganti.
  • loretta margherita citarei il 08/06/2014 14:26
    beh parte di colpa ce l'ha ALEMANNO VISTO LO SCANDALO CHE CI FU, QUALCHE POLITICAMENTE ANCORA PRIMA, HANNO INFILATO DENTRO PONZANDOLE FAMILIARI E PERSONE X CONSENSO ELETTORALE... COME SUCCEDE IN TUTTE LE AZIENDE MUNICIPALIZZATE

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