Una poetessa è garbata, delicata e rispettosa della vita e degli esseri come nemmeno il sole saprebbe essere, perché è donna, ma se le dici qualcosa che metta in discussione la sua eleganza espressiva, la sua maestosa intelligenza che sa soffrire in silenzio, improvvisamente essa subisce una trasformazione alchemica che trasforma l'oro in tartaro, e non intendo il guerriero che galoppa altero nelle steppe della Crimea, ma dello strato depositato, sui muri delle fogne, dal liquame che le attraversa lento.