... Il poeta non è un cultore del proprio io ma di un brivido anonimo che manifesti e porti in sé il nome ed il sentire di tutte le donne di tutti i bambini e di tutti gli uomini del mondo...
Sì Vincenzo, la poesia è universale anche quando l'opera appare dedicata a qualcuno di specifico. Nello sguardo nasce l'ispirazione, nel cuore si formano le emozioni e dalla mano che segue il pensiero, esce la poesia.
Credo che il Poeta scriva prima di tutto per se e il proprio piacere di rileggersi, poi se è veramente bravo e sensibile riuscirà a trasmettere le sue sensazione ad altri, ma ci deve sempre essere un'affinità di sentimenti tra chi li scrive e chi, leggendo, li sente propri.
Anonimo il 08/03/2015 08:17
Questa si chiama retorica bella e buona... ammetto che per alcuni poeti è così... ma quali?... qui su PR non ne vedo... forse lei, almeno credo. Allora io per non fare retorica, fossi in lei scriverei: io sono un poeta che... etc... etc...
Ci sono persone sui siti vari che si spacciano per poeti e invece sono cultori del proprio io e non rappresentano il sentire di nessuno. Per quanto riguarda poi le donne, lasciamo perdere... se vuol capire come la penso in merito legga il mio aforisma, se me lo pubblicano( l'ho postato alle 6 e 30 ma si sa, qui non funziona niente)o anche il mio racconto, ma anche quello forse stasera.
mi è piaciuto e i commenti sono interessanti.
La spinta interiore mette sullo stesso piano poeti e Poeti. I secondi sono quelli il linguaggio dei quali è universale
Anonimo il 08/03/2015 17:06
Quindi D'Annunzio non era un poeta: è questa l'equazione o no?
Anonimo il 08/03/2015 08:30
La penso come ivano51... senza contare chi scrive per interessi personali e per adescare consensi di ogni tipo...