In età giovanile, quando si è più insicuri, un buon risultato in un concorso poetico o di narrativa è sicuramente un incoraggiamento.
Se poi il concorso è prestigioso -per la narrativa penso a un Calvino, a un Campiello-, può costituire una rampa di lancio: la proposta di pubblicazione, senza spese, da parte di una casa editrice importante.
Ci vuole un po' di coraggio, di esibizionismo e tanta voglia di confrontarsi per mettersi in gioco ma, secondo me, può valerne la pena: è una grande gioia quando il frutto della nostra creatività viene riconosciuto "luminoso" da una giuria accreditata.