È l'oscuro profondo che cala un cieco di cuore, ad un misero, incredulo fratello, espandendo nel suo tragitto terreno, terrorizzanti paure, uccidendogli pacate ore.
Tenebra? Precipizio irreparabile d'incoscienza!
Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato. Effettua il login o registrati
Anonimo il 08/02/2016 12:45
Riflessione importante sull'oscurità che talvolta avvolge l'anima, privandola di quell'essenziale luce, necessaria a vivere bene. Pubblicazione condivisa ed apprezzata!
Stefania Balsamo Un cuore cieco è un cuore senza speranza... e senza speranza, l'anima diventa prigioniera del buio... non si ha più fiducia nel futuro perché si "vive" di paura e non si riesce a godere del proprio prezioso tempo, che si spreca inutilmente, attanagliati in un turbinio di angosce. Nella tenebra interiore, di cui si è prigionieri, si precipita inesorabilmente nell'incoscienza.
In pochi versi, hai efficacemente descritto una dolorosa condizione, in cui può venirsi a trovare l'animo umano.
Forse, giocoforza, le vicissitudini umane, un po' tutti ci siamo ritrovati qualche volta in una sorta di condizione simile. L'importante è venirne fuori, ritrovando la speranza perduta!
Grazie ancora per la tua condivisione e buona serata a te!