Mi piace scrivere, potrei farlo bene o male, potrei scrivere cose banali o intelligenti, non importa.
Non mi interessa insegnare niente a nessuno, poiché niente posso insegnare e molto devo imparare. Quel che vorrei è di poter esprimere un pensiero o un emozione.
Non scrivo niente di me, niente di personale, perché il trasparire di una personalità è come un proiettile sparato a vuoto che prima o poi rimbalza da qualche parte e tornando indietro ti colpisce per ferirti. La vita è un grande palcoscenico, ma la vita è anche un enorme tribunale con un giudice sempre pronto ad usare quello che dirai contro di te. Anche il pensiero oggi è querelabile.
Unico verdetto: colpevole di ignoranza.
La pena da scontare: restare in silenzio.