È sbagliato credere a Dio per consapevolezza d'impotenza, affidarsi ad una fede religiosa dogmatica, i quali precetti escludano le altre fedi, atomizzando il cielo. Bisogna, invece, anelare a Dio, che non vuol dire cedere a castranti regole morali, leggi rigide che paradossalmente quietino la ricerca, fanatismi radicali, pregiudizi; anelare a Dio vuol dire perdersi nel respiro dell'Assoluto, anelare al Tutto che è infinito dunque irraggiungibile, in una ricerca che non ha mai fine, che Dio esista o meno.