Per unire una coppia in matrimonio, la si porta all'altare. Anche se il rito si svolge senza spargimento di sangue, i due attori sono da reputarsi quali vittime sacrificali?
Bè, comunque è sempre un sacrificio, da non intendersi in senso truce o negativo. Ogni giorno che passa, per i problemi economici del Paese, governare una famiglia (con prole) sta di ventando una impresa sempre più ardua.
Mettila come vuoi ci si sacrifica sempre (nella gioia e nel dolore, finchè non c'è separazione)!
Buona domenica
Vito
Anonimo il 30/08/2009 11:04
Si avevo capito il gioco sulla parola "altare".
Verissimo che il matrimonio diventi un sacrificio, se vissuto male.
Ciao Monica. Il mio aforisma ha sfondo umoristico (avevo dimenticato a richiamare il tag), giocato sulla parola altare, luogo di culto nel quale venivano sacrificati delle vite per onorare gii dei. Il matrimonio è comunque un sacrificio.
A rileggerci con piacere.
Vito (scapolo sia in Chiesa che fuori)
Anonimo il 29/08/2009 21:05
Direi di no. Diventano vittime l'uno dell'altra se il matrimonio poi non funzionasse... A rileggerti. Monica (sposata in Chiesa)