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La voce della poesia

La voce della poesia non è mai passiva. Questa voce cerca sempre di emozionare, portare allo scoperto l'anima, "l'obliato proprio sé fanciullo", emozionando poeti e lettori capaci di ascoltarla e, sottolineo ascoltarla, nell'accezione più profonda del termine.

 

l'autore Emanuele Marcuccio ha riportato queste note sull'opera

Edito nel mio secondo libro "Pensieri minimi e massime", Photocity Edizioni, Napoli, 2012, pp. 47. ISBN: 978-88-6682-240-0.


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5 commenti:

  • Emanuele Marcuccio il 29/03/2012 19:34
    Questo, insieme ad altri 87, saranno presto pubblicati nel mio secondo libro "Pensieri minimi e massime"
  • Emanuele Marcuccio il 05/04/2011 11:38
    E adesso sono più di 950
  • Emanuele Marcuccio il 06/01/2010 23:03
    Su facebook, la notte del 2 gennaio ho fondato un gruppo di poesia, proprio ispirato a questo mio aforisma e che ho chiamato appunto "La voce della poesia", solo il quinto giorno e siamo già 203:
    http://www. facebook. com/group. php? gid=229626962057
  • Emanuele Marcuccio il 30/12/2009 19:34
    Sì, infatti il poeta cerca di emozionare e quando gli si accostano dei lettori capaci e nella stessa linea d'onda, scatta la comunicazione e, di conseguenza, l'emozione e l'ascolto.
    La semplice lettura rimarrebbe lettera morta.
  • Anonimo il 30/12/2009 14:25
    si... leggi a proposito il mio aforisma sull'io del poeta ed il tu del lettore... siamo nello stesso ordine di idee. L'argomento è simile. Ciao

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