il titolo: "direi che", mi dice che qui c'è un IO che esprime con un condizionale un SUO pensiero... allora io esprimo il mio, molto semplicemente...
un po' mi ricorda il senso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma con un tono di rassegnazione ben evidente...
è chiaro che l'aforisma va letto pensando alla realtà attuale, è chiaro ancordi più l'intento, se vogliamo "ironico" dello scritto...
ad ogni modo delle frasi o poesie che facciano riflettere in questomoo, che consentano di scambiare opinioni in modo civile e quanto mai costruttivo, meritano sempeammirazione ed approvazione...
ciao
gia
Riflessiva ma, direi che finchè sia un male minore si può recuperar ancor meglio di quello maggiore, brava dì sempre quello che il tuo cuore pensa il resto sono solo dettagli, un saluto.
ma non tutti siamo capaci di farlo, bisogna sempre saperlo fare e per saperlo fare ci vuole larga conoscenza... ecco perchè!
Anonimo il 09/03/2010 21:29
È una questione complessa, perché di norma s'intende essere cultura ciò che si apprende con lo studio, mentre un metafisico è il corrispondente di un individuo il quale, conoscendo i principi della matematica, è in grado di fare calcoli la cui complessità e il loro realismo sono dipendenti e commisurati al grado nel quale questo individuo applica quei principi alla propria esistenza.
si ma citarla bisogna conoscerla allora ecco che diventa tua cultura, altrimenti se la citi senza saper di che parli sei un corpo senza io... quando io dico cultura, parlo del sapere di una persona, non tutti possono citare argomenti metafisici, ma solo chi ha un sapere prorpio, non confondere le mie affermazioni
Anonimo il 09/03/2010 21:12
La metafisica non è filosofia, ma quella conoscenza non mediata dalla mente davanti alla quale, quando è messa rigorosamente in atto nella vita, le tigri fanno le fusa. Se, invece, chi la pone in essere nella propria vita indietreggia solo di un poco... allora la fiera si gira, diventa belva e gli si rivolta contro. La metafisica è conseguenza di un dono ricevuto con esperienza diretta e non ha nulla a che fare con la cultura.
ho anche io la mia cultura... ma sempre dico la mia usando si conoscenze esterne ma con mie parole, perchè una volta capita l'anima non hai bisogno di usare gli stessi versi...
Per quanto riguarda la mia affermazione sta più a voler dire che nella vita spesso quel che pare meglio è solo la forzata scelta tra il dolore massimo e quello minore, quindi forzato no voluto, eccop erchè sta nel peggio... poi per quanto riguarda la filosofia cerco sempre i osservarla con occhio non scentifico, non per nulla il grande Pirandello diceva<< Davanti agli occhi di una belva cade come castel di carta ogni filosofia>> e spesso la nostra belva è la scienza messa anche dove non centra... non sei duro sei solo te stesso e ti ammiro!
Anonimo il 09/03/2010 15:18
Non è possibile dare una definizione assoluta all'interno dell'universo delle relazioni, perché ogni elemento di questa relazione obbligata è definito dal suo opponente e complementare. È questo che ostacola ogni definizione che vorrebbe essere precisa. Così non si può definire la salute senza nominare la malattia e, di norma, la prima aumenta conseguentemente al ridursi della seconda, la quale non potrà mai scomparire del tutto fino a quando la si considererà all'interno della relazione che lega le due realtà antagoniste. Quando ci si allontana dal piano materiale per avvicinarsi a quello del senso e delle intenzioni, che è quello spirituale, allora ci si allontana anche dalla materialità e si entra in un dominio dove è più agevole individuare sia la salute che il bene. In questa sfera ci si può azzardare a dare definizioni più precise, perché non riguardano tanto il peso e la misura, ma piuttosto il loro significato qualitativamente considerato. Si può dire allora che la salute è assenza di malattia, il bene è ciò che favorisce qualcuno, oppure tutti, senza danneggiare nessuno, e il meglio ciò che induce gli esseri a migliorarsi, anche se questo "meglio" fosse, per noi, un male apparente.
P. S: so di dire cose difficili da comprendere, ma quel che dico non mi appartiene, non è frutto di mie idee, ma è l'esposizione della dottrina metafisica e universale, un poco rovinata dai miei mezzi traballanti d'espressione...