Vorrei sottolineare che ho detto "resta", quindi non ho escluso il caso di una possibile corsistenza. Ritengo, anche alla luce della mia età, che quando diventano più flebili gli impulsi "carnali" o i richiami materialistici, si possano meglio comprendere i veri valori della vita. Non voglio dire che Origene avesse ragione, ma, in senso lato, aveva individuato il problema, anche se la soluzione messa da lui in atto è senz'altro da scartare. Grazie a tutti dell'interesse dimostratomi.
Anonimo il 08/04/2010 13:58
Ah! Ma allora si può essere anche 'potenti' e saggi... io credevo che questa venisse dopo, non che fosse già in dotazione! Confido sul fatto che tu abbia ragione!
Anonimo il 08/04/2010 09:18
Non è quella la saggezza, né la pregevole capacità del non voler agire si può chiamare impotenza. La saggezza consente di conoscere le leggi dell'universo che si dispiegano negli avvenimenti, e da questa conoscenza nasce la consapevolezza dell'equilibrio rotto che si ricomporrà al momento opportuno. Il saggio ha una pazienza analoga a quella che ha l'ordine del cosmo, capace di aspettare perché sa che noi arriveremo, prima o dopo, a capire le sue ragioni di essere.