Ho sempre considerato gli atei come piccoli orfani, con la differenza che sulla terra gli orfani sono figli rinnegati dai genitori o perché il genitore l'hanno perso, mentre nel paradiso gli atei saranno figli che rinnegheranno loro padre, nonostante in fondo hanno sempre saputo la sua esistenza, ma non hanno mai voluto ammettere. Spesso mi è capitato d'osservare il fatto molto strano. Noi, credenti, figli di Dio non abbiamo mai detestato gli atei, anzi abbiamo provato il dispiacere per la loro solitudine e abbiamo pregato per loro, mentre loro, spesso, si limitano a prenderci in giro. Non resta che dire: "Dio, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!"