E fragore e fulmini furono la punizione in un cielo che sposò
il nero degli incubi... e la vita si riconobbe nel ricamo delle dolenze. Urlò alla voce del terrore appostata sul ciglio di una strada a Kabul e richiamò poi quel silenzio, dopo il frastuono di anime depredate, che cercava solo un altro punto dove stragi senza fine fanno della vita un ennesimo tormento.