Per quanti pregi potremo mai riconoscerci, noi italiani non meritiamo di possederlo questo nostro sterminato patrimonio artistico, storico e culturale.
Credo che i nostri mali siani iniziati esattamente nel momento in cui abbiamo deciso di smettere di arricchire il nostro patrimonio artistico, storico e culturale e ci siamo trasformati in custodi di quello esistente. Così facendo abbiamo sì valorizzato la professionalità di chi si dedica al recupero ed al restauro, e questo è un bene, ma abbiamo costretto i nostri migliori architetti a recarsi all'estero per vedere realizzati i loro progetti, abbiamo smesso di essere un richiamo per i migliori progettisti stranieri, finendo così per lasciare spazio ai palazzinari ed a tutta quella quella pletora di pseudo progettisti usciti dalle nostre università con un pezzo di carta nelle mani e niente in testa. Pensiamo a quante opere d'arte costellano il nostro paesaggio, tutte o quasi edificate fino al XIX secole. Crediamo forse che se si fossero aggiunte opere di Le Corbusier, di Alvar Aalto, di Mies Van der Rohe, F. L. Wright, Walter Gropius, Oscar Niemeyer, tanto per citare alcuni nomi famosi del secolo scorso, avrebbero sfigurato?
io credo di no. Per tornare al tuo aforima, al punto in cui siamo credo proprio tu abbia ragione
Anonimo il 07/12/2010 14:18
Lui? Che tte stai a preoccupa'? a lamentasse perche? Tutto è relativo dici tu, anche la politica.
sì è vero, ma le circostanze relative bisogna anche essere pronti a sfruttarle perchè prima o poi si presentano... gli italiani hanno le potenzialità per essere sempre al vertice, ma serve un cambio a partire da ognuno, dai singoli... se no c'è solo da impallidire pensando alla differenza tra tempi storici passati e quello corrente. Ma come consolazione direi che è cosa comune anche in altri paesi europei, solo che loro tengono più riservate le questioni delicate...
lo spirito di gruppo e la coscienza collettiva non li abbiamo mai avuti, gli esempi di cui parli riguardano sempre una parte dei nostri antenati e in circostanze parziali e relative
L'Italia è un paese bellissimo, se ne evidenziano i difetti come se non vi fosse di peggio, ma ci sono gli stessi problemi che in molte altre nazioni tra le più avanzate al mondo... io credo che il problema degli italiani sia quello di aver perso lo spirito di grouppo, la coscienza collettiva... se ognuno pensa soltanto a sé stesso invece che sentirsi parte di un popolo unito ed orgoglioso è così che si finisce... il cambiamente deve avvenire dal popolo, serve semplicemente un cambio di mentalità.
In fondo siete sempre lo stesso popolo che costruì l'Impero Romano, il Rinascimento e tutto il resto... il resto d'Europa vi (ci) invidia!
la nostra classe politica è uno specchio di quello che siamo, solo il nostro individualismo, il nostro qualunquismo, il nostro campanilismo e l'assenza di senzo civico hanno fatto si che chi ci rappresenta rappresenti ora quanto di peggiore si possa immaginare per un paese che nominalmente dovrebbe essere una democrazia occidentale
è molto italiano anche il dare tutte le colpe di quanto va storto ad altri, che si tratti di altri italiani o meno
siamo insuperabili a lamentarci di qualcun altro senza mai assumerci responsabilità, chi lo fa non si sente appagato perché vede gli altri fregarsene comunque ed alla fine si sente un ingenuo oppure un illuminato, che dimentica i suoi difetti e che passa il resto della vita a predicare per guadagnarsi da vivere
Anonimo il 02/12/2010 12:09
L'italiano è da sempre caratterizato per i suoi eccessi... eccessi che in un certo qual senso han no contribuito a far nascere una storia ricchissima di eccellenze in molte discipline, i quali frutti possono ancora essere apprezzati... se oggi l'italiano non è produttivo come ieri, e quindi va atrascurare la sua terra, non lo deve a inciviltà o disamore ma bensì a una classe dirigente e politica totalmente disinteressata a produrre e sfruttare risorse per il bene dello stesso paese, che che sta condizionando chi davvero vale a fuggire per trovare opportunità altrove... mi sembra ingiusto catalogare così gli italiani...