Dal dopoguerra ad oggi il valore dell'antifascismo è andato progressivamente indebolendosi poiché è stato costantemente lottizzato, con secondi fini, da politici ed intellettuali. Il risultato è che oggi non desta quasi più scalpore chiunque si accinga accanitamente a rivalutare la dittatura fascista. Lo conferma il fatto che la condanna del revisionismo si è trasformata in un costume di partigianeria politica, anziché in un principio di coesione nazionale.