Io sono convinto che chiunque, anche il peggiore dei mostri, il più efferato criminale, abbia in fondo, ma molto in fondo, una coscienza. È nella natura umana. E prima o poi, durante i lunghi anni di prigionia, questa coscienza riaffiorerà e tutti gli assassini, gli stupratori prenderanno consapevolezza di ciò che hanno fatto, e a quel punto non potrà esservi tortura peggiore, perché è la nostra mente la portatrice dei più atroci dolori.