Siamo lenti a capire, a volte ciechi, al punto tale da considerare alcune scelte giuste e alcuni momenti autenticamente felici solo dopo averli rivalutati nel tempo.
È il compito della vita accelerare questa nostra lentezza, ma è difficile farlo perché la comprensione della verità, quando è perseguita dal pensiero, segue la via analitica, e l'analisi, per definizione, pur dandosi come obiettivo la sintesi, divide e non unifica.
IL vecchio modo di dire "il senno di poi". Il senno và mantenuto sull'istante. E tutto protende a ingabbiarci o nel passato o nel futuro per meglio controllarci. E poi arriva il momento, per fortuna non per tutti, in cui non capisci nemmeno cosa senti da quanto sei stordito. Ottima riflessione
Eh già caro il mio Alessandro e sapessi quanto brucia quando si è arrivati alla mia età vedere il tempo perduto inutilmente... Spero che tu questa massima l'hai interiorizzata... ti sarà più utile che a me.
Anonimo il 28/10/2012 08:45
Spesso dipende dalla mancanza di abituale attenzione, a volte dalle difficoltà nostre, o a noi esterne, che esigono particolari tempi di maturazione.
È una cosa sulla quale ho riflettuto molto: le pochissime persone che fanno eccezione a questa regola forse sono i vincenti, i precursori, gli illuminati.