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Malcostume italiano

L'Italia è un paese dove un indagato viene distrutto come uomo prima dai giornali, dai superesperti intervistati alla TV, dalle sacre opinioni della gente comune che non sa nulla e si erge a giudice. Io mi dissocio da questo, pubblicamente. Un imputato, un indagato hanno diritto per norma costituzionale e del vivere democratico ad un processo legittimo che viene fatto nelle aule di tribunale, non per le strade o on-line. E le sentenze vanno accettate. Dimenticata questa sacrosanta regola, si torna al Far West.

 

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12 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • senzamaninbicicletta il 18/01/2012 14:59
    se togli questi target cosa rimane ai mass media? ieri ho visto su rai due una trasmissione che demonizzava schettino in modo tutt'altro che etico, una trasmissione da due soldi come la loro conduttrice e i suoi ospiti. Mi ha fatto vergognare di essermi espresso contro il comandante. No, non me ne vergogno però di pensare a lui come un incapace il perché l'ho dedotto dall'ascolto delle telefonate e nulla mi toglie dalla testa che fosse fuori a causa di alcool o droghe. Il tuo pensiero però è molto profondo e con le dovute evidenti eccezioni, condiviso

12 commenti:

  • Anonimo il 22/11/2012 15:12
    Assolutamente d'accordo! Si distinguono, a questo proposito, sia "La vita in diretta", sia "Porta a Porta". Una vergogna che nessuno ancora cancella.
  • mauri huis il 18/01/2012 16:05
    Bene, adesso ci siamo. Sono d'accordo su tutto il fronte. Au revoir. Svegliatemi quando questo brutto sogno finisce.
  • Gianni Spadavecchia il 18/01/2012 15:58
    Giusta osservazione! Anche se non capisco molto di politica, ho afferrato il concetto!
  • mariateresa morry il 18/01/2012 15:57
    In questo paese non c'è una giustizia degna di essere chiamata tale, ed è vero. Come è pure vero che molte spettacolarizzazioni dei processi( vedi anche su fatti di cronaca nera) sono preparate al tavolino, nelle redazioni e degli studi televisivi... lo scopo è sempre e solo lo scalpore, il sensazionalismo, lo " scandalo", la verità non importa e quando essa emerge alla fine ( perchè la verità necessita di tempo) essa si trova coperta da un tale mare di putridume che nessuno le presta più attenzione!
  • mauri huis il 18/01/2012 15:44
    Eh, no, secondo me non può passare il messaggio che questi debbano essere i target dei mass media! Ormai i media non fanno più informazione, ma spettacolarizzazione, anche sui fatti più gravi e truculenti, e non fanno più opinione ma gossip morboso e indecente. Aggiungo poi che i processi sommari non li fa il pubblico, che in privato se li può anche fare e si chiamano opinioni, ma se li trova già pronti su tutti i media. Ne esistesse almeno uno che avesse un minimo di sobrietà e di senso etico avrebbe già almeno un cliente: il sottoscritto. Ma non c'è.
    E non c'è nemmeno una giustizia degna di essere chiamata tale, in questo paese: al far west ci siamo già da un pezzo. E pure disarmati.
  • mariateresa morry il 18/01/2012 15:23
    Hai colto nel segno, senzamani. Giustamente poi ognuno può farsi una opinione dalle informazioni che riceve ( ammesso poi che tutte le informazioni siano tratte da vera fonte..), altro è buttare una persona in pasto a FB e ai vari socialnetwork... stranamente quando viene aizzata la folla priva di volto, c'è sempre una grande smania di giustizia sommaria...
  • mariateresa morry il 18/01/2012 14:19
    Non c'è nessuna clausola, Alessandro. Il tritacarne del sistema che ho detto non risparmia nessuno. Io non voglio processi sui giornali e on line per chicchessia. LA norma costituzionale è chiara:ogni cittadino è uguale davanti alla legge; se la diseguaglianza la crea il sistema, allora è un'altra cosa.
  • alta marea il 18/01/2012 14:11
    Sono completamente d'accordo.
  • Alessandro il 18/01/2012 13:57
    Concordo, ma con clausola: sino a quando un potente indagato viene trattato come verrebbe trattato un cittadino comune, mi può stare bene.
  • mauri huis il 18/01/2012 13:53
    Sacrosanto: prima il processo e poi la pena. La gogna mai. Qui da noi prima la pena e la gogna, poi il processo, infinito, e poi il nulla o quasi. Semplicemente rivoltante!
  • gina il 18/01/2012 13:50
    Non sò se è un malcostume esclusivamente italiano... certo che di sentenze sommarie in giro per le piazze ce ne sono...
  • Anonimo il 18/01/2012 13:41
    Completamente d'accordo, parola per parola.

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