Postuma VI

VieniNerina! Siediti
Lieta sui miei ginocchi
E ti scintilli cupida
La voluttà negli occhi;

Vieni, ed il collo cingimi
Con le soavi braccia,
Io nel tuo sen che palpita
Nasconderò la faccia.

Squarci la terra i fumidi
Visceri suoi profondi,
Crollino i cieli e riedano
Infranti al nulla i mondi,

A me non cal! Se il roseo
Labbro, sul labbro mio
Serri, Nerina, impavido
Sfido la morte e Dio.

 



1 commenti    

1 commenti:

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  • giuseppe gianpaolo casarini il 31/10/2013 15:20
    Un gran bel poetare: complimenti!

    ggc

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