Sonno, dolce fratello dellaMorte,
che dalla Vita per un po' ci affranchi
ma ci rilasci tosto in sua balia
come gatto che gioca col gomitolo;
di te, finchè la mia vita
giustifichi
la vita della mia sorella e un segno
che son vissuto anch'io finchè non lasci,
io mi contenterò e del tuo inganno.
Vieni, consolatore degli afflitti.
Abolisci per me lo spazio e il tempo
e nel nulla dissolvi questo io.
Nessun bambino mai così fidente
s'abbandonò sul seno della madre
com'io nelle tue mani m'abbandono.
Quando si dorme non si sa più nulla.