Son piccin cornuto e bruno:
me ne sto tra l'erbe e i fior;
sotto un giunco o sotto un pruno
la mia casa è da signor.
Non è d'oro e non d'argento
ma ritonda e fonda ell'è:
terra è il tetto e il pavimento,
e vi albergo come un re.
Se il fanciul col suo fuscello
fuor mi trae dal mio manier,
in un piccolo castello
io divento il suo piacer.
Canto all'alba e canto a sera
in quell'atrio o al mio covil;
monachello in veste nera,
rodo l'erba e canto april.