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L'ultimo sogno

Io sono giunto alla città
nel mezzo del bosco.
Batto alla porta, nessuno domanda,
batto a tutte le porte
della città muta; non odo
che fontane cantare
canzoni senza ritornelli
a la Monotonia.

Io grido: "Non saprò
domani tornare
per la stessa via!
Sono un fanciullo bianco
ed è fiorita per i miei capelli
una ghirlanda!
Le mie piccole mani sono pure
come quelle dei santi di cera;
amo le creature
non so che una povera preghiera."

Le fontane cantano sempre
nella città muta dei sogni.

Io mi allontano
e la mia veste bianca
se la dividono i rovi,
e la mia ghirlanda s'è mutata
in una corona di spine,
le mie piccole mani sanguinano
senza fine
e l'anima è triste come
gli occhi
di un agnello che sia per morire.

E le fontane cantano
dietro le bianche porte.

Ah! Sono io dunque colui
che non dormirà più
che non sognerà più
fino alla fine?

 


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