Guardarsi dentro
e scoprire di non conoscersi ancora,
vedere per la prima volta dimensioni inesplorate,
sentire parole mai pronunciate
ma che, forse, sono state sempre custodite e celate segretamente
affinchè nessuno potesse udirle.
Guardarsi dentro
e capire che non è tutto bianco o nero,
che siamo circondati da infinite sfumature
racchiuse in stalattiti di cristallo
poste sopra di noi ma che,
nella quotidianità che ci avvolge,
non riusciamo a vedere
per non aver mai imparato ad alzare lo sguardo.
Quando la vita bussa alla porta,
però,
eccole li e sono cosi tante, confuse, brillanti e caotiche
che il respiro va via per un istante
poichè non avresti mai pensato che il loro riflesso, un giorno, avrebbe potuto colpire anche te.
Sono luci sconosciute,
sai che possono far male e per questo fanno paura
ma, ugualmente, desideri perderti tra i loro bagliori
nonostante il mondo non ti abbia concesso la sua benedizione.
Un bivio, poi una scelta.
Da quelle luci si propagano altre mille nuove luci
e da esse altrettante nuove sfumature.
Come dei brindoli, esse rischiarano lentamente ciò che porti con te
ed alzano il sipario su una parte che non sapevi potesse esistere
ma che, da adesso,
sai dove trovare
nell'incredibile e difficoltoso viaggio che si percorre quando ci si guarda dentro.