È notte, il mare
Si perde in sordidi soliloqui.
Le onde dormono ormai,
Hanno lasciato cadere il loro
Vestito sulla spiaggia,
E lui rimane a guardare l'infinito
Che si stende su un fianco,
Pronto a salpare.
Mario il tuo passaggio da me mi desta da un oblio blu a me noto, ho provato a ringraziarti sul tuo profilo ma non mi ha pubblicato il post, forse è davvero troppo tempo che non scrivo e che non commento e il sito si rifiuta di pubblicarmi, lo capisco!
Una poesia, mille interpretazioni, tanti sentimenti forti, belli contrastanti, tante vite che si incrociano in un'unica danza: quella della vita. L'amore e l'odio, la ripetività, l'ostinazione interpretata e sentita da Luana e la metafora della vita e la metafora del giorno come dice Viktor. Un mondo, due mondi, mille mondi, si intrecciano in emozioni forti che scuotono l'anima con una ripetititvità che solo le onde del mare possono ricreare, e noi siamo lì come il mare in balia della vita, rimaniamo affascinati da essa e proviamo sempre a salpare verso l'infinito, insieme all'infinito, perchè esso è parte di noi e noi non lo sappiamo nemmeno. Grazie davvero per il tuo passaggio Luana e per avere ancora una volta, stimolato la mia creatività. Grazie di cuore a Viktor e a tutti gli amici che hanno lasciato il loro pensiero tra queste onde e questo mare brontolone come dice Vincenzo!
E lui é come quelle onde: non smette mai di riprovare a salpare; lui é coraggio, determinazione, vita; lui é il battito del cuore, é l'insistenza di un bambino, lui é come le onde, che continueranno a baciare e ad allontanarsi dalla spiaggia, in un gioco di odio e amore. È un viaggio all'infinito quello della vita. Una poesia bellissima! Sei semplicemente fantastica Tylith!
Anonimo il 04/09/2012 20:15
versi stupendi ed intensi... molto bella tra i preferiti...
Ringrazio tutti per il Vs prezioso passaggio in particolare però vorrei spendere una parola per Viktor che è riuscito a comprendere questo componimento nel profondo! Un abbraccio e un beso, come dice sempre la mia Augusta!
A me è piaciuta moltissimo ma questo lo già lo sapevi. Anche per me è stato molto divertente. Questo mare è vivo, un gigante che gioisce di tutto ciò che lo circonda ma che di notte dimostra anche il suo lato più brontolone e cupo.
Il mare come metafora della vita. Le onde come metafora del giorno appena terminato. Un altro giorno è passato, con le sue emozioni, con i suoi ricordi, belli o brutti. Il poeta sa che domani è un altro giorno, con il suo bello e il suo brutto ed è pronto a salpare per questa nuova avventura, con la forza che solo da lui nasce, nel profondo, senza paura. Con la consapevolezza che è solo un altro giorno, che è la vita e che va vissuta e non sopravvissuta... Dire che è bella è un eufemismo. Dire che è magnifica pure... Non dico nulla e la rileggo. Grande Tylith
Avevo scritto una nota che però non è apparsa, la scrivo adesso.
Poesia nata da tre elementi, mare-onde-vestito, suggeriti dall'amico Vincenzo Corbo.
Scrivere giocando è davvero divertente, spero possa piacere.