Quella carezza di settembre

Timido è il sole del mattino
È bastato un temporale
Da grande amante è tornato bambino
Tiepido giaciglio tira la coperta di nuvole
Non si vorrebbe alzare
Quella carezza di settembre
Lasciatemi sognare
Ha piovuto
Al mio paese basta poco per franare
Terra scura
Odore di funghi e nebbia
Muschio e Legna bruciata
I rovi hanno ripreso vigore
Ricordi che si aggrappano al cuore
Foglie cominciano a tremare
L'uva è matura
Un colpo di fucile
Una goccia che scivola sul vetro
Il verso di un'allodola
Che si disperde e muore

3 commenti

4 recensioni

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4 recensioni:

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Grazia Denaro il 04/09/2012 09:45
Una bellissima lirica descrittiva sui profumi di settembre, scritta con versi scorrevoli e ben strutturata, apprezzata!
ernesto musiari il 04/09/2012 09:00
odore di funghi e nebbia, muschio e legna bruciata.. ricordi che si aggrappano al cuore... anche per me questi odori hanno un significato profondo, quando ci si svegliava all'alba con nonni e genitori e si partiva tutti insieme alla ricerca del grande boletus... brava e grazie!
Rocco Michele LETTINI il 04/09/2012 08:42
Il solletico... che avvolge il corpo... d'una pelle d'oca...
È la magica atmosfera settembrina...
Scorso ne l'emozione...
CIAO LAURA
roberto caterina il 04/09/2012 08:35
Anche qui descrivi bene la fragilità di settembre tra città e campagna, come un tornare bambini

3 commenti:

Anonimo il 04/09/2012 20:10
toccante e commovente ben stilata molto brava laura complimenti
giuseppe il 04/09/2012 14:46
è l'autunno che abbraccia: la malinconia d'inverno.
belli, profondi versi, di purezza. piaciuta, un saluto
Ferdinando Gallasso il 04/09/2012 09:15
Adoro i profumi, i suoni, il colore del cielo e del sole di settembre.
Molto piaciuta questa tua poesia, complimenti a te

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