Politicamente me la cavo
con l'esempio sonoro
del tubetto di maionese.
Non sopporto il rumore
cacofonico e sordo
che intacca l'udito
e offende il mio timpano
quando proprio nel Centro
s'impugna un tubetto
e la mano vogliosa,
sia Destra o Sinistra,
con fare calorico
lo spreme, lo masturba.
E pare quel tonfo
fuggito dal colon
di ingordi al potere,
gli illustri pagliacci
in giacca e cravatta
vestiti di rosso,
di verde o di nero,
seduti a sforzare
l'addome e il pensiero
sulle bianche poltrone
del primo canale.
L'impressione è democratica,
la disperazione anche.
Sono loro a cagare
il nostro destino,
sono loro a spalmare
di una salsa avariata
l'articolo uno.
Maionese scaduta
stasera nel frigo,
lo era già ieri
dal tempo dei nani.